Mattarella al Quirinale: un commento fuori dal coro
Scritto dainfosu 2 Febbraio 2015
La nomina del nuovo Presidente della Repubblica è stata accolta, almeno formalmente, con entusiasmo da parte dei più.
Sui giornali e sul web i commenti che si ripetono sottolineano l’onestà e il rispetto delle istituzioni di Sergio Mattarella, leggiamo della sua partecipazione alla messa, vediamo le sue foto con la famiglia e con le suore, ma su nessuno dei media mainstream si analizza il ritorno di fiamma nei palazzi del potere per la Democrazia Cristiana.
Abbiamo sentito stamattina il professor Angelo D’Orsi, che ha pubblicato sabato su MicroMega un’analisi, decisamente meno entusiasta e sicuramente più critica, dell’attuale situazione politica italiana.
” “Moriremo democristiani”, è lo sconfortato commento circolato fin dai primi minuti successivi al pietoso rito elettorale, dove l’esteriorità pomposa non riusciva a nascondere che il potere invisibile – il grande ostacolo alla democrazia – aveva deciso già tutto. Forse l’Italia non ha mai smesso di essere democristiana, come non ha mai smesso di essere fascista, e prima, liberale (ma solo di comodo; è sempre toccata alla sinistra, in Italia, fare la parte dei liberali). È proprio il trasformismo la chiave di volta della nostra storia, o quanto meno una chiave esplicativa fondamentale”
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