AI FORENSICS: INTELLIGENZA ARTIFICIALE E “PROVA SCIENTIFICA”
Estratto dalla puntata del 25 marzo 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia
Andiamo a parlare di Intelligenza Artificiale applicata alle Scienze Forensi e del suo ruolo nella produzione della cosiddetta “prova scientifica” da portare in sede processuale.
Una di queste “nuove frontiere” è la cosiddetta fenotipizzazione: un servizio offerto da aziende come Parabon NanoLabs e Corsight, che pretende di modellare un’immagine tridimensionale del volto del sospetto a partire da un campione di DNA; queste immagini, come documentato in passato, potrebbero a loro volta venire inserite in sistemi di riconoscimento facciale.
Passando all’ambito delle Digital Forensics (prove digitali, decrittazione, ecc.), emerge una metafora interessante: “come può un detective setacciare il territorio di un’intera città con una lente di ingrandimento?” (dove la lente rappresenta gli strumenti investigativi e la città la mole di dati informatici che possono interessare gli inquirenti).
La risposta implicita è: “moltiplicando e potenziando la lente con le capacità di automazione ed elaborazione possibili grazie all’intelligenza artificiale”.
Ma, uscendo da una definizione circoscritta di Digital Forensics, la metafora si fa ancor più profonda e rilevante se – concretamente – l’intero territorio e i fenomeni che lo attraversano vengono trasformati in dati.