DL 1660 SI PREPARA LO STATO DI ECCEZIONE PERMANENTE PER LA PROSSIMA GUERRA

Scritto dasu 1 Ottobre 2024

Il pretestuoso divieto della manifestazione del 5 Ottobre a sostegno del popolo palestinese da parte della questura costituisce l’anticipazione di quello che potrebbe avvenire una volta approvato il DL 1660 che prevede il restringimento della libertà di espressione del dissenso e la trasformazione in reato penale di ogni forma di protesta anche non violenta. In particolare il DDL 1660, introducendo nuovi reati e nuove aggravanti di pena, colpisce  le manifestazioni contro le guerre, a cominciare da quelle contro il genocidio di Gaza, e quelle contro la costruzione di nuovi insediamenti militari , i picchetti operai, le proteste contro le “grandi opere”, le forme di lotta di cui questi movimenti si dotano per aumentare la propria efficacia come i blocchi stradali e ferroviari, le occupazioni di case sfitte. E contiene norme durissime contro qualsiasi forma di protesta e di resistenza, anche passiva, nelle carceri e nei centri di reclusione degli immigrati , perfino contro le proteste di familiari e solidali a loro supporto.

Il DDL 1660 arriva a punire anche il “terrorismo della parola”,  mentre criminalizza ogni forma di dissenso, prevede la totale impunità per le forze dell’ordine, le quali saranno ulteriormente tutelate nei casi sempre più frequenti di “abuso in divisa” e potranno portare armi anche fuori servizio .

Ne parliamo con Pietro Basso della Rete Liberi/e di lottare che si è costituita in varie città italiane per contrastare questa stretta repressiva.

 

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