BASTIONI DI ORIONE 12/01/2023 – BRASILE E PERU’ LE VENE APERTE DELL’AMERICA LATINA CONTINUANO A SANGUINARE- ISRAELE IL NUOVO GOVERNO ESTREMISTA FOMENTA L’APARTHEID CONTRO I PALESTINESI-LA CRISI DEL NORD KIVU E LA CONTESA PER LE TERRE RARE IN AFRICA.

BASTIONI DI ORIONE

Bastioni di Orione in questa prima trasmissione dell’anno affronta con Diego Battistessa le questioni aperte dall’assalto dei  bolsonaristi ai palazzi presidenziali in Brasile , le complicità degli  apparati dello stato  profondo brasiliano ,i  settori agropecuari e latifondisti che hanno  finanziato gli assalitori ,la reazione di  Lula e le difficoltà che si troverà ad affrontare per ricomporre questa frattufra profonda nella società brasiliana e il compito  di far uscire dalla miseria trenta milioni di concittadini ,le ripercussioni internazionali e la persistenza del  bolsonarismo  alimentato da un apparato  informativo distorto e poi guardiamo  anche agli avvenimenti del  Perù dove dilaga la protesta dopo la destituzione del presidente Castillo sopratutto nelle città dell’interno ,con una brutale repressione che ha fatto decine di morti.Il movimento richiede nuove elezioni e segna il permanere delle fratture sociali che nel paese andino passano fra la costa e la sierra ,fra i creoli e bianchi e i mestizos accentuate da un modello di sviluppo dipendente e ineguale .

 

 

Con Michele Giorgio parliamo della Palestina dove continua la strage di  palestinesi da parte dell’esercito israeliano e delle cupe prospettive dopo l’insediamento del nuovo governo imbottito di estremisti sionisti  fanatici che occupano posti di rilievo come Ben Gvir , ministro della sicurezza,noto fascistoide e ammiratore di rabbini stragisti, Bezalel Smotrich ,leader di Sionismo  religioso ,che sarà ministro  delle finanze con lo scopo di strangolare dal punto di vista finanziario l’ANP ,mentre continua lo stillicidio quotidiano di omicidi contro  i palestinesi ben 9 dall’inizio dell’anno ,220 nel 2022 fra cui 48  bambini.

 

 

Infine con Massimo Zaurrini direttore della rivista Africa e affari e conoscitore del continente parliamo della crisi del Nord Kivu in Congo ,le accuse reciproche fra Congo e Ruanda per il sostegno  alle milizie M23 ,il rischio di espansione regionale del conflitto,il rifiuto da parte del presidente ruandese Paul Kagame di accogliere altri  profughi provenienti dall scenario di guerra (circa 70000 finora ) ,la contesa continentale per il controllo delle terre rare che coinvolge Cina ,USA e Unione europea ,la scelta dello Zimbabwe di limitare l’esportazione del litio e i contraccolpi  sul mercato di questa decisione .

 

 




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