BASTIONI DI ORIONE 15/12/2022- FUSIONE NUCLEARE VERITA’ E BUGIE DEL SOGNO RASSICURANTE DELL’ENERGIA INFINITA -PERU’ FRA GOLPE E RIVOLTE ,CASTILLO L’ENNESIMO PRESIDENTE IN BALIA DELLE FRATTURE STORICHE DEL PAESE ANDINO.
Bastioni di Orione affronta in questa puntata il tema delle prospettive della fusione nucleare dopo l’annuncio mediatico della riuscita dell’esperimento di produzione di energia attraverso la fusione di atomi di idrogeno ,ne parliamo con Piergiorgio Pescali ricercatore scientifico e giornalista con il quale evidenziamo le contraddizioni di questo progetto presentato come la soluzione definitiva al problema della produzione di energia.
Si evidenzia come si tratti di un primo passaggio e che la commercializzazione potrà avvenire forse dopo la metà del secolo ,che non è energia pulita perchè il procedimento della fusione produce comunque residui radioattivi che hanno tempi di decadimento di almeno 50 anni ,che ci sono aspetti assai problematici che riguardano i materiali da trattare in quanto la fusione avviene a temperature di milioni di gradi, la fusione necessita di materie prime come il deuterio e il trizio che non si trovano in natura ,anzi paradossalmente il trizio è un prodotto di scarto della fissione nucleare prodotto dai reattori ,oppure si produce dal litio ,altro elemento che si trova solo in alcune aree geografiche e che viene utilzzato anche per le batterie delle auto elettriche.
Esistono anche problemi relativi alle dimensioni degli impianti ,la commistione con l’industria militare, la concorrenza fra Europa ,Usa e Cina ,la differente metodologia fra il confinamento magnetico usato in Europa e il confinamento inerziale del plasm a prodotto negli Stati uniti ,le implicazioni geopolitiche e la mole di investimenti pubblici e privati in questo progetto.
Con Diego Batistessa giornalista che si occupa di Latinoamerica parliamo della situazione in Perù dopo la deposizione del presidente Castillo da parte del congresso ,gli scontri che si estendono nel paese fra polizia e sostenitori del presidente ,le ingenuità nella gestione della presidenza di Castillo e gli interessi consolidati dell’oligarchia peruviana che trovano rappresentazione proprio nel cogresso ,le prospettive delle sinistre latinoamericane in questa fase e il ruolo dell’esercito nella crisi peruviana.