BASTIONI DI ORIONE 16/02/2023-HONDURAS : ESERCITO ED OLIGARCHI DETENGONO ANCORA IL POTERE , LA SINISTRA VINCE LE ELEZIONI MA USA GLI STESSI METODI DI BUKELE NELLA GUERRA ALLE PANDILLAS – YEKATIT 12 ,LA STRAGE DEL 19 FEBBRAIO DEL 1937 AD ADDIS ABEBA CRIMINE DEL COLONIALISMO ITALIANO CHE QUALCUNO SI OSTINA A RICORDARE NONOSTANTE LA RIMOZIONE COLLETTIVA-TURCHIA DOPO IL TERREMOTO ERDOGAN ALLA CACCIA DI CAPRI ESPIATORI PER AGGRAPPARSI ANCORA AL POTERE.

 

Bastioni di Orione racconta della situazione in Honduras con Andrea Cegna  redattore di  Radio Onda d’urto rientrato da un recente viaggio nel paese ,dove continuano ad imperversare miseria e violenza ,frutti avvelenati delle politiche imperiali nordamericani che hanno imposto gli interessi delle multinazionali e sfruttato la posizione strategica dell’Honduras nella guerra controinsurrezionale che negli anni’80 l’amministrazione Reagan  ha combattutto contro i sandinisti . Nonostante la vittoria elettorale del novembre 2021 del  fronte di sinistra “Libre “e l’elezione a presidente di Xiomara Castro ,il potere reale è ancora in mano all’esercito e ai latifondisti ,la violenza delle pandillas scuote profondamente la società hondurena e l’unico rimedio che riesce a trovare il governo è aumentare la repressione . Le associazioni dei popoli Garifuna e Lenca continuano la loro battaglia per la difesa del territorio aggredito dagli appettiti delle multinazionali, e richiedono l’apertura di un dialogo con un governo ritenuto amico .Per combattere le bande criminali Xiomara Castro ha adottato il modello del presidente autocrate del Salvador ,Bukele ,inasprendo la repressione sopratutto in alcuni  quartieri  della capitale mentre continua il flusso migratorio dei cittadini  dell’Honduras verso gli Stati Uniti .

 

 

 

 

Con Silvano Falocco della rete Yekatit 12 parliamo del “giorno dei martiri”  che ricorda il massacro compiuto dagli italiani ad Addis Abeba il 19/02/1937 , in seguito ad un attentato purtroppo fallito contro il vicerè d’Etiopia ,il massacratore Rodolfo Graziani ,si scatenò un immane rappresaglia cui  presero parte camicie nere,operai ,impiegati coloniali italiani contro gli etiopi ,nel giro di tre giorni  ne furono massacrati quasi  30000 ,ci furono centinaia di prigionieri e di deportati nei campi di concentramento di Danane e Nocra .

In seguito le bande fasciste al comando del  generale Pietro Maletti su ordine di  Graziani  massacrarono quasi 2000 persone appartenenti  alla comunità monastica del villaggio conventuale di Debra Libanos dove gli italiani sospettavano si fossero  rifugiati gli attentatori.

Anni di sottovalutazione e di copevole oblio hanno alimentato il mito degli ” italiani brava gente “,ora a distanza di 86 anni si  tenta di  fare una riflessione collettiva sulla memoria del colonialismo italiano in occasione del 19 febbraio con una serie d’iniziative che si terranno in questa settimana a Roma animate dalla rete Yekatit 12 ,incentrate anche sulla questione della odonomastica stradale poiche’ ancora troppe strade sono  intitolate a personaggi e luoghi legati al colonialisno in maniera colpevolmente acritica .

 

Link della puntata dedicata allla ricostruzione  del massacro di  Addis Abeba andata in onda su Radio blackout il 16 febbraio di due anni fa.

https://radioblackout.org/podcast/yekatit-12-19-febbraio-1937-strage-di-addis-abeba/

 

 

 

Infine con Murat Cinar giornalista turco  spesso ospite della nostra trasmissione ,parliamo delle conseguenze del disastroso terremoto che ha sconvolto la Turchia ,le ricadute sulla credibilità di  Erdogan ,i riflessi sulle prossime elezioni di  maggio,il tentativo da parte di  Erdogan di creare dei capri espiatori per distogliere l’attenzione dalle gravi  responsabilità della sua politica  che ha favorito speculatori e palazzinari ,le conseguenze del sisma sugli scenari geopolitici della regione e le relazioni fra la Siria ,la Turchia e la Russia, il fronte dei rifugiati siriani sulla cui pelle Erdogan gioca una losca partita .

 

 

 

 

 




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