BASTIONI DI ORIONE 22/02/2024-POLONIA DUE MODELLI DI SOCIETA’ A CONFRONTO-INDONESIA ELEZIONI,VINCE PRABOWO MA WIDODO NON ESCE DAL GIOCO.

In questa puntata Bastioni di Orione torna a guardare alla Polonia con Alessandro Ajres professore di lingua e cultura polacca all’Università di Torino e studioso della storia del paese. Si fa riferimento alle due visioni contrapposte di società che si stanno confrontando dopo la vittoria elettorale della coalizione di Tusk ad ottobre ,ancora resistono le incrostazioni del potere del PIS che ha occupato i gangli sensibili dello stato dalla corte costituzionale alla televisione pubblica. Il presidente Duda resiste alle riforme sostenute dalla coalizione “riformatrice” ,mentre aumenta il peso specifico della Polonia nei piani di riarmo della Nato e il ruolo nella guerra per procura contro la Russia. A rischio anche i diritti delle donne riguardo all’aborto e quello dei migranti non ucraini che rischiano una stretta repressiva che sembra perseguire anche il nuovo governo di Tusk.

Il film di Agnieszka Holland ,Green border racconta la situazione dei migranti al confine della Bielorussia e anche le manifestazioni di solidarietà da parte della popolazione polacca nonostante la propaganda xenofoba.

 

 

 

 

Con Manuele Giordana guardiamo da Timor Est alla situazione in Indonesia dopo le elezioni in cui  ha prevalso Prabowo Subianto ex generale ,uomo del dittatore Suharto di cui ha sposato la figlia e che si è macchiato di crimini a Timor est durante l’occupazione indonesiana e nella repressione dell’opposizione. Il presidente uscente Widodo ha fatto un accordo facendo in modo che il figlio maggiore, Gibran Rakabuming Raka, si potesse candidare alla vicepresidenza in ticket con Prabowo  figura appunto  molto controversa , nazionalista e di destra. La sua scelta è andata contro la linea del proprio partito, il Partito democratico indonesiano di lotta, liberaldemocratico, ed è stata molto criticata.

Prabowo si era già candidato alla presidenza nel 2014 e poi nel 2019, perdendo entrambe le volte contro Widodo, che per il suo secondo mandato l’aveva scelto  come proprio ministro della Difesa. Alle prossime presidenziali, in caso di vittoria di Prabowo, il figlio maggiore di Widodo diventerebbe vicepresidente, ma il meccanismo con cui questo è stato reso possibile ha creato molte preoccupazioni sulla salute della democrazia del paese. Lo scorso ottobre, infatti, il più alto tribunale dell’Indonesia presieduto dal cognato di Widodo aveva modificato le regole di ammissibilità alla vicepresidenza adattandole al figlio del presidente, che senza questi cambiamenti non avrebbe potuto candidarsi perché troppo giovane. Si pone la questione della memoria collettiva del paese dove la maggioranza della popolazione non ha conosciuto la ditattura e il candidato Prabowo si è potuto presentare dissimulando il suo ingombrante passato con un abile manipolazione dei social.

L’atto di uccidere (The Act of Killing) è un film documentario del 2012 diretto da Joshua Oppenheimer, da Christine Cynn e da un co-regista indonesiano anonimo. Il film descrive la purga anticomunista  avvenuta in Indonesia  tra il 1965 e il 1966 che portò alla morte di un milione di persone, raccontata dal punto di vista di due  diretti responsabili dell’uccisione di centinaia di uomini ed oggi rispettabili membri di organizzazioni paramilitari indonesiane

 

 

 

 




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