La Perla di Labuan – 23 febbraio 2018 – Alice nel Paese delle Meraviglie
“Alice di solito si dava degli ottimi consigli, però poi li seguiva raramente.” Oggi ci immergeremo nel linguagigo onirico e illogico di “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”. Una bella bambina incontra il Coniglio Bianco che corre a perdifiato preoccupato ali’idea di arrivare in ritardo, non avendo nessun appuntamento, il Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina perennemente intenti a sorseggiare il tè perchè il loro orologio é fermo, la Regina Rossa che vuole tagliare la testa a tutti, senza accorgersi che nessuno esegue i suoi ordini, il Gatto del Cheshire che appare e scompare un po’ alla volta. L’autore Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson, nato nel 1832, scrittore, matematico, filosofo, fotografo e prete anglicano (e ancora qualcos’altro) era un personaggio anomalo nella cultura vittoriana dove visse. Amava passare il tempo fotografando e disegnando belle bambine. Una di esse si chiamava Alice Liddell e fu i’ispiratrice del suo capolavoro. “Che sia stata scambiata stanotte? Vediamo un po’. Quando mi sono svegliata stamattina ero sempre la stessa?” I giochi di parole furono sempre un problema per i traduttori. Molti artisti tentarono con alterno successo di dare vita al suo mondo, il primo fu John Tenniel. “A chi credete di fare paura? Dopo tutto non siete che un mazzo di carte!” Ma non è la fine della storia, perché poi Lewis Carroll scrisse “Attraverso lo specchio e cosa Alice vi trovò.” In 150 anni Alice ritornò molte volte in opere teatrali, film, fumetti e videogiochi, perché il Paese delle Meraviglie è dentro di noi, “Avevamo l’abitudine di sederci accanto a lui sul gran sofà, mentre ci raccontava le novelle disegnando con penna e inchiostro. Sembrava avesse un repertorio inesauribile.” raccontò nel 1932 Alice Liddell che, bambina, aveva ispirato Lewis Carroll per la sua protagonista. Buon ascolto.