Anarres del 9 novembre. Educazione libertaria. Gorizia antimilitarista. Il governo dichiara guerra ai movimenti. 8 dicembre No Tav. Senza famiglia…
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Siamo sbarcati sul pianeta delle utopie concrete come ogni venerdì dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming
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In questa puntata:
L’utopia concreta della scuola libertaria. Idee, pratiche, sperimentazioni
In Italia e nel mondo esistono scuole che pongono al centro l’autonomia dei bambini e delle bambine.
Abbiamo continuato la chiacchierata cominciata la settimana scorsa con Maurizio Giannangeli della Rete per l’educazione libertaria, che in serata sarà a Torino per un incontro sulle scuole autogestite.
La scorsa settimana un corteo antimilitarista ha attraversato il centro di Gorizia, eludendo i divieti della questura e costruendo una importante occasione di comunicazione e lotta. Ne parliamo con Federico del coordinamento libertario del Friuli e Venezia Giulia.
Decreto sicurezza, allargamento del daspo urbano, riforma della prescrizione, galera per chi occupa una casa, una fabbrica o fa un blocco stradale, abolizione della protezione umanitaria e del diritto all’alfabetizzazione per i migranti, attacco al divorzio e all’aborto…
Questi alcuni dei tasselli che compongono un mosaico di guerra ai poveri e ad ogni forma di opposizione sociale.
Ne abbiamo parlato con Massimo Varengo di ZIC
Senza famiglia. Il ddl Pillon, che mira a modificare la legge sul divorzio rappresenta un pesante attacco alla libertà delle donne e dei bambini e mira a rendere sempre più difficile mettere la parola fine ad una relazione. In questi giorni sta crescendo la marea indignata contro quest’ennesimo tentativo di affondo del patriarcato e della chiesa cattolica. Può essere un’occasione per proporre un approccio diverso a queste questioni. Il matrimonio non è un obbligo ma una scelta. I sentimenti e le relazioni non possono essere ingabbiati da leggi e prescrizioni. La famiglia è una gabbia dalla quale è possibile e necessario liberarsi.
No Tav. I Si Tav scendono in piazza domani, sostenuti da una poderosa campagna mediatica: la sindaca “No Tav” non esita a fare dichiarazioni di apertura alle associazioni imprenditoriali e alle aree politiche che hanno promosso la manifestazione.
Il momento è delicato, più delicato che tante altre occasioni in cui il movimento ha dovuto affrontare nemici decisi a spezzarne la resistenza. Oggi il pericolo è più insidioso, perché le sirene a Cinque Stelle cantano una canzone che potrebbe condurlo sugli scogli.
La manifestazione dell’8 dicembre sarà un importante banco di prova dell’autonomia del movimento. Nell’anniversario della rivolta di Venaus la scommessa è sempre quella di rendere ingovernabile il territorio per obbligare il governo alla resa. Altrimenti si rischia di ottenere solo una lunga tregua.
Prossimi appuntamenti:
Venerdì 9 novembre
Educare per la libertà
S-cateniamo i bambini e le bambine!
Incontro su pedagogia libertaria e scuole autogestite
con Maurizio Giannangeli della Rete per l’Educazione Libertaria
ore 21 – alla FAT in corso Palermo 46
Sabato 17 novembre – Giochi senza frontiere. Mattinata antirazzista ai giardini di via Montanaro con tornei di ping pong No Border, tirassegno, pignata, birilli e tante altre sorprese. Dalle 10 alle 12,30
Sabato 8 dicembre. Spezzone rosso nero al corteo No Tav a Torino
Venerdì 18 gennaio
Incontro con Francesco Codello, autore de “La condizione umana nel pensiero libertario”
ore 21 alla Fat, in corso Palermo 46
Le riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46