IN NOME DI DIO – LA PERLA DI LABUAN 4/12/2020
Riccardo
“Il mio nome era Henri de Ventadorn, ma in seguito l’ho cambiato con quello di un morto” é l’incipit del romanzo “Lo strano cavaliere del libro sacro” di Anton Doncev. E’ l ‘epoca dalla guerra in nome di Dio contro l’eresia, il protagonista che racconta in prima persona è incaricato dai Domenicani di infiltrarsi tra i bogomili in Bulgaria per sottrarre loro il Quinto Vangelo. “La Bibbia bugiarda degli eretici osa predicare che la chiesa non deve immischiarsi nelle cose del mondo e i poveri non devono servire sotto i loro padroni.” Durante la sua missione Henri conosce meglio i suoi nemici e ha i primi dubbi. “Henri, sei cieco per caso? Cristo ha predicato la povertà, e i vescovi annegano nell’oro. Cristo ha detto di perdonare, e la chiesa perseguita, tortura e uccide.” I catari (dal greco: puro), collegati ai bogomili bulgari, sono molto diffusi nel Mezzogiorno della Francia. Predicano la dignità di guadagnarsi da vivere lavorando con le proprie mani e la parità tra uomo e donna, e criticano il lusso e la corruzione del clero. Nel 1209 il papa Innocenzo III indice la crociata e un esercito di 200.000 soldati irrompe nella Linguadoca. La prima città sulla loro strada é Béziers, i soldati chiedono al delegato pontificio: “Come facciamo a distinguere i cristiani dai catari?” La risposta é: “Uccideteli tutti. Dio riconoscerà i suoi.” La crociata dura cinquant’anni e alla fine il Mezzogiorno della Francia é una distesa di roghi. I superstiti si rifugiano nel castello di Montségur sui Pirenei, dove si trova anche “lo strano cavaliere” che ha fatto la sua scelta. I crociati offrono salva la vita in cambio dell’abiura. Gli ultimi catari escono in processione cantando inni, li attende un recinto dove è stata accumulata una grande quantità di legna. Quel luogo é ancora noto come Prat dels cremats (in provenzale: campo dei bruciati). “Se ti capiterà di leggere questi appunti, sappi tu che io sono salito sul rogo, ai piedi di Montségur.” Buon ascolto.