frittura mista|radio fabbrica 30/11/2021

Il primo approfondimento lo abbiamo fatto con Dario Fontana, ricercatore universitario, nonchè new entry nella redazione di Frittura mista alias Radio fabbrica. Dario infatti ci accompagnerà nel mondo delle condizioni di salute dei lavoratori con delle pillole di approfondimento a cadenza mensile su questo tema. In questa puntata invece ci ha presentato il libro frutto delle sue inchieste “Digitalizzazione industriale” edito da FrancoAngeli e disponibile in tutte le librerie e a prezzo cadmierato presso l’infoshop “Senza Pazienza” Via degli Artisti 13/a Torino. Di seguito il testo di descrizione dei contenuti di questo prezioso testo che ci ha presentato il nostro ospite:

“Negli ultimi anni – e fra i pilastri della progettazione sociale postpandemica – la tecnologia digitale è assurta a nuovo vettore di trasformazione dei sistemi produttivi. Contemporaneamente, il dibattito mediatico sulla digitalizzazione industriale – pur non nascondendo le contraddizioni sulla tenuta occupazionale – tende a tracciare scenari rassicuranti rispetto alla futura qualità del lavoro. In questa cornice la tecnologia viene generalmente intesa come di per sé foriera di emancipazione, mentre rimane opaco il ruolo che i diversi interessi socioeconomici ricoprono nel direzionarne gli sviluppi. La ricerca esposta nel volume, condotta attraverso la partecipazione attiva di lavoratori e delegati sindacali, mette in luce le condizioni di chi quotidianamente opera nei processi 4.0. L’indagine si è mossa all’interno di otto aziende suddivise in sei settori produttivi: agroalimentare, metalmeccanico, della ceramica, biomedicale, logistico, bancario. Da un approccio multi-strumento e interdisciplinare risulta un questionario d’inchiesta che ha visto coinvolti più di mille lavoratori e lavoratrici e che ha analizzato le condizioni di lavoro da diversi punti di vista: intensificazione e standardizzazione; spazio di decisionalità; rapporto di autodeterminazione uomo/macchina e controllo aziendale; relazioni socio-organizzative; insicurezza del lavoro; soddisfazione del lavoro; rapporto fra lavoro e salute. Particolare risalto si è inoltre dato ai principali effetti sulla salute: rischio stress-lavoro correlato, salute mentale, disturbi muscolo-scheletrici. La direzione dello sviluppo tecnologico sembra proiettare i lavoratori verso una produzione estremamente intensificata, escludendoli da forme efficaci di controllo decisionale. Inoltre, nel complesso del rapporto lavoro-salute, emerge una condizione fortemente a rischio e una narrazione consapevole degli effetti negativi che intercorrono al suo interno. Bisognerebbe dunque chiedersi se le attuali politiche di digitalizzazione industriale stiano veramente tracciando un reale orizzonte di benessere collettivo o stiano invece volgendo verso un inasprimento delle condizioni di lavoro. “

Buon ascolto

 

 

 

Il secondo approfondimento lo abbiamo fatto con Carlo del SiCobas di Piacenza, che ci ha sì raccontato l’importante giornata di lotta che si è svolta a livello planetario contro il colosso dell’e-commerce Amazon “Make Amazon pay”, svoltasi  durante il giorno del black friday di venerdì 26 Novembre, ma aiutandoci a tracciare un quadro di quello che è il rapporto tra questa mega azienda e i sindacati.

Non a caso con questi ultimi, nella fattispecie CGIL, CISL e UIL, è riuscita a strappare la notte prima dello sciopero (a cui anche queste sigle confederali avevano inizialmente aderito) un accordo che ha sortito l’effetto di far rientrare le mobilitazioni, ma non quello di migliorare effettivamente le condizioni di lavoro e contrattuali dell’enorme flotta di fattorini che Amazon impiega direttamente o in appalto. Il sindacato di base SiCobas, ha invece organizzato una mobilitazione nazionale davanti all’hub di Castel San Giovanni (Piacenza) per ribadire le condotte anti-sindacali dell’azienda, quali l’allontanamento di lavoratori iscritti a sindacati di base, la mancata regolarizzazione della gran parte di personale, che continua a restare precario, gli eccessivi carichi di lavoro ecc… Ma sentiamo dalla diretta voce di chi ha coordinato questa giornata di lotta e di blocco vero e proprio dei cancelli dell’impianto i contenuti di questa protesta sia nazionale che internazionale.

Buon ascolto




Radio Blackout 105.25

One station against the nation

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