stakkastakka 7/9/2022 – hackmeeting ed eccellenze italiane

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StakkaStakka torna dopo la pausa estiva per introdurre l’evento dell’anno:  la venticinquesima edizione italiana di hackmeeting, che quest’anno si terrà al Gabrio il 9, 10 e 11 settembre.

Centinaia di persone per tre giorni di seminari, giochi, dibattiti, scambi di idee e apprendimento collettivo. Un momento di condivisione della conoscenza, non per inseguire il sogno della prossima startup destinata a diventare una macchina da soldi, ma per analizzare assieme le tecnologie che utilizziamo quotidianamente: come cambiano e come incidono sulle nostre vite reali e virtuali e quale ruolo possiamo rivestire nell’indirizzare questo cambiamento per liberarlo dal controllo di chi vuole monopolizzarne lo sviluppo, sgretolando i tessuti sociali e relegandoci in spazi virtuali sempre più stretti. Tanti i seminari, da quelli dedicati ai software per aggirare la censura, a quelli per l’organizzazione dei collettivi di attivisti, alle tecnologie per lo smartphone dedicate alle persone sorde o ipovedenti. E ancora: la sessualità e il suo rapporto con la rete, l’installazione di Linux su computer e telefonini, le insidie dell’intelligenza artificiale (con il rischio di consolidare pratiche discriminatorie dietro l’apparente oggettività delle macchine), le strategie della propaganda sui social, il futuro del software libero. Seminari aperti a tutte le persone e gratuiti, per mettere insieme idee e competenze. Una formula ormai molto consolidata, giunta alla 25esima edizione (sul manifesto indicato tradizionalmente in notazione esadecimale: 0x19).

La prima volta fu a Firenze. Era il 1998. In questo quarto di secolo l’hackmeeting ha accompagnato tutte le fasi della rete. Lanciando l’allarme con anni di anticipo su quello che sarebbe successo in Italia e nel mondo. La voracità di Google sui dati delle persone, la pervasività dei social e le dipendenze che hanno provocato, il controllo sociale attraverso i dispositivi, le bolle digitali fatte di propaganda personalizzata, la trasformazione delle criptovalute da strumenti di libertà in mezzi speculativi, la fine della neutralità della rete, le insidie del telefonino nei rapporti di lavoro o come strumento di sorveglianza. Proprio perché aiuta a capire ciò che avviene, l’hackmeeting è uno strumento di libertà e a questo si riferisce il manifesto: una slot machine the si ferma sul 777. Il comando “chmod -R 777” in Linux (e in ambiente MacOs) offre all’utente tutti i diritti di accesso ai file. Negli anni sono nate anche diverse iniziative analoghe nel mondo, grazie alla collaborazione internazionale tra attivisti. A novembre scorso si è tenuto nella città di Yacuiba, in Bolivia, un hackmeeting sudamericano giunto già alla decima edizione. Cinque hackmeeting si sono svolti invece in Spagna, altri due in Messico. Mentre diverse edizioni transeuropee si sono svolte nel continente, una di queste in Norvegia.

Durante la puntata parleremo inoltre della recente acquisizione che ha coinvolto aziende leader nel settore della sorveglianza (Cy4gate e Remote Control Systems e indica la volontà di creare un conglomerato specializzato nel settore, capace di imporsi internazionalmente. Una recente inchiesta giornalistica ha mostrato come tra le aziende sussidiarie della già nota RCS vi sia la finora sconosciuta Tykelab il cui prodotto di punta è un sistema di sorveglianza illegale che sfrutta le vulnerabilità del protocollo interoperatore SS7 per poter localizzare le SIM in qualsiasi luogo del mondo.

Musica

Fanga – Crache La Douleur
Kaleta & Super Yamba Band – Jibiti (Bosq Remix)
Kenobit – Nightmare
Kenobit – Giorgio
P38 – Il Diavolo non legge Repubblica

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