SECONDA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE PER LA STRAGE DEL CARCERE SANT’ANNA

Estratto dalla puntata del 3 luglio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:

Dopo il primo colpo di spugna nel giugno 2021, la Procura di Modena ha richiesto l’archiviazione anche per il secondo filone dell’inchiesta su quella che è stata la più grande strage carceraria della storia repubblicana.

L’8 marzo 2020, in seguito alla rivolta scoppiata nel carcere Sant’Anna come reazione al lockdown carcerario, morirono nove uomini detenuti e a decine vennero massacrati e torturati. L’apparato sanzionatorio dello Stato si auto-assolve impedendo addirittura che questi eventi approdino a un processo: le morti sono state causate da overdose di farmaci (non dalla scelte precise di lasciar morire queste persone senza alcun tipo di assistenza medica), mentre i pestaggi e le torture denunciate in più occasioni non sono credibili (perché la parola di un detenuto è intrinsecamente inattendibile).

Un’impunibilità che contrasta vistosamente con la recente sentenza di ricalcolo della pena per Anna Beniamino e Alfredo Cospito: 23 anni per Alfredo, 17 anni e 9 mesi per Anna… per una “strage contro la sicurezza dello Stato” – che al contrario di quella di Modena – non ha prodotto né morti né feriti.

Insieme a Pietro del Comitato Verità e Giustizia per la Strage del Sant’Anna di Modena cerchiamo di analizzare come sia stata fabbricata l’impunità per i secondini coinvolti:




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