WAR ON MIGRANTS: CRISI ARTEFATTA E GUERRA DI CLASSE
Estratti dalla puntata del 25 settembre 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia
Insieme a Yasha Maccanico di Statewatch.org e al giornalista di inchiesta Lorenzo D’Agostino cerchiamo di approfondire gli elementi fondativi e le recenti traiettorie che stanno componendo lo scenario della Guerra alle Persone Migranti.
Iniziamo analizzando la cornice narrativa della “Crisi Migratoria” e di come questa stia consentendo una trasformazione radicale, sia in ambito legislativo intra-nazionale sia all’interno delle relazioni e del diritto internazionale, legittimando la dimensione bellica del contrasto alle migrazioni:
Ci focalizziamo quindi su quell’insieme di fenomeni che afferiscono all’esternalizzazione delle frontiere, dal dirottamento di risorse verso gli apparati militari-repressivi di governi autoritari, alle varie ripercussioni della loro “gendarmificazione”, dalla dimensione esterna del controllo e della razzializzazione, al superamento dei “confini morali” dell’Europa.
Al di là della dimensione concentrazionaria rappresentata dalle varie categorie dei centri detentivi interni al territorio europeo, la politica repressiva europea anti-migrazione sembra concentrarsi particolarmente sulle espulsioni e sul potenziamento di Frontex anche come attore nella logistica delle deportazioni.
Oltre al ruolo di agenzie consolidate come Frontex o emergenti come ICMPD, è importante osservare la dimensione economica e di classe della War on Migrants, confrontando ad esempio gli effetti dei “fondi per la cooperazione” dirottati verso gli apparati repressivi di governi autoritari con le rimesse inviate da chi emigra.
Eserciti, milizie, industria bellico-sorvegliante, centri detentivi, deportazioni, la pletora di dispositivi muscolari e legislativi per impedire gli spostamenti verso le zone privilegiate del pianeta ci ricorda come – al di là della fuffa del “Piano Mattei” e del “diritto a non migrare” – sia importante leggere la War on Migrants soprattutto come lotta di classe dall’alto verso il basso:
LINK a precedenti approfondimenti sulla War on Migrants