AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO DEL 18/06/2024
Ri-congiunzioni
Nella puntata di oggi continuiamo a discutere di antipsichiatria e autodifesa antipsichiatrica.
Come abbiamo visto nelle puntate precedenti i punti di contatto tra psichiatria e apparati carcerari, detentivi, e strumenti per la privazione della libertà personale sono numerosi. Alcune di queste armi del potere si articolano all’interno delle infrastrutture dello Stato, altre invece riescono addirittura ad insinuarsi al di fuori delle quattro mura delle infrastrutture. Come protesi di una cultura della reclusione e del controllo dei corpi il sistema giuridico e sanitario utilizza diverse figure a cui poter delegare mansioni di disciplinamento, biopotere e oppressione.
Se nelle strutture detentive lo Stato può ricorre a sbarre, manganelli e sedazione per controllare lx detentutx, anche fuori dagli istituti psichiatrici e carcerari ha degli ottimi alleati. Non pensiamo solo alla polizia o al personale dei Dipartimenti di Salute Mentale, che perpetuano il controllo statale su questx individui, spesso infatti fuori le misure di repressione prendono delle forme ibride e perverse. Difficili da depotenziare. Come nel caso dell’amministrazione di sostegno, in cui il Giudice Tutelare, che fa le veci dello Stato, coinvolge una persona vicina – un parente, unx compagnx – che ha una relazione intima e fidata con il supposto beneficiarix. Proponendo l’intervento come parte del processo di cura e riabilitazione della persona interessata, il sistema giudiziario acquisisce così un nuovo alleato – senza divisa e con una relazione di prossimità ben più stretta – che deve controllare l’agire e il patrimonio della persona coinvolta.
Che cos’è l’amministratore di sostegno ?
Quale legge definisce questa figura giuridica?
Link utili per il revoca e la sostituzione dell’amministratore di sostegno: 1) sostituzione; 2) revoca