INSOSTENIBILITA’ DEL CARCERE E PSICOFARMACI | SOLIDARIETA’ MAPUCHE
Estratti dalla puntata del 1 luglio 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia
INSOSTENIBILITA’ DEL CARCERE E PSICOFARMACI
Mentre nelle carceri italiane l’estate 2024 sembra segnare un nuovo record di suicidi, il Ministero della Giustizia propone la deportazione delle persone detenute straniere come principale strategia deflattiva delle condizioni di sovraffollamento croniche che caratterizzano l’apparato detentivo italiano.
Nei giorni successivi a questa puntata, emergerà come un’altra strada che intendono esplorare riguardi il potenziamento delle “esecuzioni penali esterne” all’interno di comunità terapeutiche, sempre più investite di un ruolo coercitivo e detentivo.
L’assurdità del carcere non viene mai messa in discussione; neanche di fronte alla sua violenza più esplicita e alla sua letalità strutturale.
Al di là delle soluzioni roboanti o dei piccoli aggiustamenti burocratici, il principale strumento per arginare gli effetti del degrado e della perdita di senso che caratterizzano la quotidianità della detenzione è rappresentato da uno strumento di governo chimico della popolazione imprigionata: gli psicofarmaci.
Dopo una breve introduzione andremo ad ascoltare un contributo dell’associazione Yairaiha sulle torture nel carcere minorile Beccaria e sulla psicofarmacolizzazione di massa; di seguito una piccola anteprima di un approfondimento – in fase di realizzazione – composto da testimonianze raccolte grazie al contributo dello Sportello di Supporto Psicologico per i familiari delle persone uccise dal carcere.
MAPUCHE
Il primo governo di “sinistra progressista” dopo la dittatura di Pinochet prosegue nella guerra contro la resistenza nel Wallmapu, all’interno dei confini sovrapposti dallo Stato cileno alle terre ancestrali Mapuche.
Per il 6 luglio 2024 è stata organizzata al Manituana di Torino una serata informativa e a sostegno della resistenza Mapuche, ne parliamo con un compagno: