frittura mista|radio fabbrica 14/01/2024

Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di un’attivista di “Mi Riconosci?” (realtà nata nel 2015 con l’intento di organizzare ed informare professioniste/i del settore cultura o aspiranti tali)  per commentare assieme la notizia sull’inchiesta partita dalla procura di Milano sulle cooperative che forniscono personale in contesti come musei, teatri, fiere per lo più in Lombardia. La nostra intervistata ci ha dapprima presentato più nello specifico l’associazione “Mi Riconosci?” per poi scendere nel dettaglio della vicenda giudiziaria. Infatti la cooperativa Fema, come altre operanti nel settore, viene accusata di caporalato, con dipendenti che arrivano a percepire paghe tra i 4 e i 5 euro l’ora, oltre a subire discriminazioni da quella di genere a quella razziale. Ci siamo fatti raccontare da chi opera in questo settore, quali sono le condizioni generali e se si discostano o meno da quelle del caso preso in considerazione, oltre a capire a che livello è la rabbia e la voglia di reagire per cambiare le cose, che hanno queste lavoratrici e lavoratori. Vi segnaliamo siti e profili social [1]  [2] [3]  di Mi Riconosci? in caso tra chi ci ascolta ci fosse qualcuno nell’ambito che avesse bisogno di informazioni o per segnalare le proprie condizioni lavorative

Buon ascolto

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Il secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di un capotreno dell’Assemblea Nazionale PdM/PdB (personale di macchina/personale di bordo.

“Siamo il gruppo auto-organizzato di Macchinisti e Capitreno delle FSI che rivendica un giusto rinnovo del CCNL”) sull’ottavo sciopero nazionale che si terrà del 25/26 gennaio 2025 di 24H e sull’iniziativa “Tutti al turno” -> No straordinario – NO cambi turno – No intervalli lavorativi.
I/le lavorator* autorganizzati continuano a lottare nella direzione giusta proponendo a rialzo un periodo di lotta di un mese che culmina con lo sciopero nazionale. Non avendo avuto interlocuzione dignitosa con la controparte sui temi portati e discussi in assemblea ed avendo una larga platea che contribuisce a rendere efficace lo sciopero e/o l’iniziativa di lotta continuano a confrontarsi sul CCNL attraverso una tavola rotonda permanete. Tutto in un link è lo spazio di formazione e confronto sul lavoro fatto e fattibile: “abbiamo creato un unico hub digitale per raccogliere e rendere facilmente accessibili tutti i contenuti utili alla vertenza in atto dedicati al PdM/PdB”

Buon ascolto

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Il terzo argomento della puntata è stato quello del tragico decesso sul lavoro di Patrizio Spasiano di 19 anni, proveniente dal quartiere Secondigliano di Napoli. Per commentare questa notizia, abbiamo intervistato Gianmaria del CSA Spartaco Santa Maria Capua Vetere, attivo in Aversa con la Palestina, realtà che vivono ed operano in quei territori dove si è consumato questo ennesimo omicidio di classe.

Patrizio essendo un tirocinante dell cooperativa Cofrin, impegnato in lavori di manutenzione di un serbatoio, non doveva neanche essere occupato in un cantiere, oltre al fatto che l’azienda nella quale è morto, aveva appena perso un’altro lavoratore il 31 dicembre 2024 schiacciato da un muletto: Pompeo Mezzacapo, 39 anni di Capodrise. Già solo questo dà uno spaccato significativo sul mondo del lavoro italiano e campano nello specifico, oltre a questo il nostro ospite ci descrive anche tutta la sequela di disagi a cui è sottoposta quotidianamente la gente dei territori della “terra dei fuochi”, a sopravvivere di compromessi tra occupazione e salute, di trasporti e servizi sanitari disatrati, dei quali costi devono farsi carico sempre gli stati più fragili della popolazione. Il nostro intervistato conclude ampliando lo sguardo alla situazione generale, all’economia di guerra che ci attanaglia e alla conseguente stretta repressiva interna, collegando le mobilitazioni e le vertenze attive nei luoghi di lavoro nel napoletano al momento, con l’opposizione locale al ddl 1660, bramato ogni giorno di più dal governo Meloni, per tappare con uno stato di polizia, l’inevitabile dissenso di un paese disastrato come il nostro.

Buon ascolto

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Radio Blackout 105.25

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