le nichiliste russe
c'hai le storie
Le nichiliste russe sono un gruppo di giovani di espatriate in Svizzera dove potevano seguire i corsi di studi allora vietati in Russia, che hanno dato vita al primo circolo femminile di idee socialiste e anarchiche Al ritorno in patria molte di loro si tuffarono nella lotta, dapprima con la propaganda nelle fabbriche e poi affiliandosi ai gruppi terroristi di Mosca e San Pietroburgo. Molte di loro finirono in carcere, esiliate in Siberia, uccise o suicide; altre riuscirono a sopravvivere e poterono narrare l’evoluzione del movimento nichilista fino alle rivolte di Bialystok. Dalle loro biografie si evincono pratiche, teorie e personalità assai differenti dall’idea di nichilismo votato alla morte che la storiografia affibbia a chi ha dato la anima e corpo per l’idea anarchica, ma soprattutto per il popolo russo.
Ne parliamo con una delle curatrici del libro “La vita non attende. Le nichiliste russe” ed. Tremende (tremendedizioni@canaglie.org)
A causa di problemi tecnici non tutta l’intervista è stata registrata, in seguito alcuni testi presenti in appendice al libro
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L’evasione di Kropotkin, tratta dall’ospuscolo “Kropotkin evade di prigione” edito da PiccoliFuochiVagabondi (https://piccolifuochivagabondi.noblogs.org/)
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“Il Quarto Sogno di Vera Pavlovna” tratto dal romanzo Che Fare? di Nikolaj Chernyshevsky del 1863
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“Due Qualcosa” di Bardina Sofja del 1877
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