la guerra dei contadini

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Il 1525 è ricordato come l’anno della guerra dei contadini, un moto popolare che coinvolse buona parte della Germania del sud, della Svizzera, dell’Austria e del Tirolo, che vide insorgere non solo i contadini, ma anche artigiani, minatori, mendicanti, soldati allo sbando, artisti e protestanti. Insomma, un movimento eterogeneo che costruì un uniformità teologica, simbolica e politica (i 12 articoli)  in seno alle battaglie contro feudatari e vescovi. Infatti la “guerra dei contadini” fa parte di una più ampia e secolare resistenza popolare per la difesa dei diritti consuetudinari, dell’uso libero e collettivo delle risorse naturali e più in generale di un cristianesimo primitivo che minava il potere ecclesiastico corrotto e centralizzato.
Ne parliamo con Daniele autore dell’articolo “vecchio scarpone” apparso sul numero 74 di Nunatak (https://nunatak.noblogs.org/files/2025/03/n.75.pp_.47-58-Scarpone.pdf), partendo dalla storia di tre personaggi: il pifferaio Giannino, lo stratega Friz e il teologo Muntzer
Per chi volesse approfondire ricordiamo l’appuntamento per il cinquecentenario della rivolta in Valle Pellice il 20-21-22 Giugno 2025

Ascolta o scarica la diretta

 

Alcune letture prese in appendice al libro “Gli artisti e gli spregevoli. 1525” di Paolo Thea che prende in esame il ruolo degli artisti durante la guerra dei contadini

Mann su Riemenschneider

Il processo ai fratelli Bheam

Testimonianze di Durer

Lettere ai nobili di Ratgeb

Maurice Pianzola da “Peintres et Vilaines”

Heine sulla guerra dei contadini




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