“Il nostro corpo [è] l’unica casa che abiteremo per tutta la nostra esistenza, un luogo dal quale possono cacciarci solo uccidendoci o lasciandoci morire. […] Immaginiamoci questa casa che il sistema patriarcale si è incaricato di trasformare in un carcere. Immaginiamo di abitare in una casa nella quale non sappiamo nè dove sia l’uscita secodaria nè dove si ripongano i cucchiaini. Assurdo vero? E’ cosi’ che la maggioranza di noi vive il proprio corpo: senza sapere dove sono le cose nè a cosa servono. Questo testo mira fondamentalmente a cambiare questa percezione”
“Ci hanno raccontato che per natura noi sentiamo tutto interiormente, non abbiamo diritto a schizzare in nessun modo. Una donna che grida o che mostra emozioni intense è un’isterica; una donna che eiacula è una porca malata con difetti congeniti. E, al di là della sfera sessuale, ci hanno detto che noi non sporchiamo. Di base nasciamo per pulire la merda degli altri, non per lasciare pozzanghere nei letti”