Black in – Attacco agli studi di genere e postcoloniali in Francia

Con Daniela Trucco – docente all’Université de Nice Provence-Alpes-Côte d’Azur – abbiamo parlato del recente attacco agli studi di genere e postcoloniali in Francia.

Il punto di partenza, il casus belli, è l’intervento che ha fatto la ministra dell’Università e della Ricerca Frederique Vidal domenica scorsa, il 14 febbraio, ai microfoni di CNews che é diciamo un broadcast generalmente designato come una sorta di Fox tv francese.

Di fronte ad un giornalista che la incalza su un ipotetico pericolo islamo-gauchista (islamo-sinistrorso) (l’immagine di fondo della trasmissione raffigura Mao Tse Tung e Komeini, tanto per dare il tono della conversazione) la ministra afferma che effetivamente questa minaccia percorre tutta la società e quindi anche l’università, che della società è parte integrante. Precisa poi che ci sono dei ricercatori e delle ricercatrici che approfittano dell’aura e dell’autorevolezza della loro posizione per fare in realtà, non dei lavori scientifici, ma delle battaglie d’opinione, ideologiche e dell’attivismo. Annuncia infine che darà mandato per aprire un’inchiesta all’interno delle università e dei centri di ricerca pubblici francesi per in qualche modo stanare questi finti ricercatori e separare cosi scienza e ideologia radicale.

Ora i punti di sconcerto di fronte a queste affermazioni sono molti.

Prima di tutto, c’è l’utilizzo (quantomeno disinvolto) di questo termine assolutamente privo di qualunque fondamento scientifico (come si sono affrettati a dichiarare pubblicamente sia il CNRS, che è il Consiglio Nazionale della Ricerca Scientifica, sia il CPU che è l’omologo della nostra Conferenza dei Rettori) ma anche solo privo di qualunque fondamento di realtà (dato che nessuna alleanza tra islamismo radicale o terrorismo islamico e una supposta sinistra radicale é mai stata neppure attenzionata dai servizi di polizia o altro), e che non è un termine neutro o cascato dal cielo ; è un termine ripreso dal linguaggio politico dell’estrema destra che lo utilizza da un po’ di anni per discreditare e gettare il sospetto su qualunque tipo di posizione anti-razzista o critica nei confronti ad esempio delle politiche di chiusura all’immigrazione e all’asilo, o delle politiche di stigmatizzazione delle minoranze, in particolare quella musulmana, in Francia.

Ringraziamo Daniela Trucco per il testo e i riferimenti ad articoli che trovate qui sotto:




Radio Blackout 105.25

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