CELLEBRITE: TELEFONI DI COMPAGNE/I SBLOCCATI E PERQUISITI – SPYRTACUS: SIO E IL MERCATO SPYWARE IN ITALIA
Estratti dalla puntata del 17 febbraio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia
CELLEBRITE: TELEFONI DI COMPAGNE/I SBLOCCATI E PERQUISITI CON UFED
A distanza di circa un anno dagli eventi, un comunicato rende pubblico l’utilizzo delle tecnologie di Cellebrite per estrarre dati dai telefoni di alcune/i compagne/i.
Il tentativo di impedire una deportazione fermando un aereo a Malpensa, l’arresto, il sequestro dei dispositivi mobili, la richiesta alle persone imputate di fornire i codici di sblocco, il loro rifiuto… a questo punto entra gioco UFED di Cellebrite: basta collegare via USB un dispositivo e questa tecnologia supera password, PIN, sequenze o blocchi biometrici, permettendo di accedere a file nascosti e persino cancellati, al registro chiamate, ai messaggi conservati sul telefono, a file multimediali, cronologia della navigazione e cronologia della posizione (attraverso registri GPS e Wifi).
Nella prima parte di questo approfondimento, anche grazie al contributo del DIMSE (Database of Israeli Military and Security Export), cerchiamo di definire cosa sia questa azienda israeliana di intelligence digitale, quali siano i suoi prodotti principali e come stia plasmando le forze dell’ordine:
Grazie alla presenza in studio di una compagna il cui dispositivo è stato violato con UFED e il contributo di chi si è occupato di analizzarlo una volta restituito, ripercorriamo le tappe di questa vicenda – dal sequestro, alle tracce rinvenute – cercando di osservare il contesto di “informalità” in cui vengono utilizzati questi strumenti e il potere che conferiscono:
Cellebrite è direttamente coinvolta nella repressione del dissenso e nella violazione di diritti umani fondamentali in giro per il mondo, ma un forte vettore di normalizzazione del suo utilizzo in ambito europeo è rappresentato dal dispiegamento delle sue tecnologie nella Guerra alle Persone Migranti:
Su Cellebrite e repressione: https://radioblackout.org/podcast/estrazione-dati-e-repressione-cellebrite-in-italia-e-in-francia/
SPYRTACUS DI SIO: L’ENNESIMO SPYWARE ITALIANO IN CIRCOLAZIONE
Una società italiana chiamata SIO Spa è stata beccata a distribuire il proprio captatore informatico su Google Play Store piazzando cloni infetti di WhatsApp o di applicazioni di assistenza dei principali operatori telefonici. Dopo il recente caso di Paragon, rinvenuto sui dispositivi di giornalisti scomodi e attivisti delle ONG, emerge l’ennesima conferma di come il contesto italiano sia al contempo mercato e ambito di utilizzo per le tecnologie spyware.
Grazie al contributo di Riccardo Coluccini, con il quale abbiamo già affrontato il tema partendo dalle sue inchieste, torniamo a parlare dell’industria italiana degli spyware e della coesistenza-concorrenza con i prodotti israeliani (come Paragon), concludendo con un’analisi delle possibili strategie di attacco e i potenziali attorti coinvolti: