e’ a finestra c’è la morti. Pinelli: chi c’era quella notte
E’ appena uscito per i tipi di Zero in Condotta un libro sulla vicenda del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, ucciso nei locali della questura di Milano nella notte tra il 15 e il 16 dicembre, 1969, tre giorni dopo la bomba di Stato che uccise 17 persone nella banche dell’Agricoltura in piazza Fontana a Milano.
Il libro si intitola “e’ a finestra c’è la morti
Pinelli: chi c’era quella notte”
Gli autori sono Enrico Maltini e Gabriele Fuga.
Anarres ne ha parlato con Gabriele.
2013 03 22 fuga pinelli
Di seguito la presentazione del libro tratta dal sito di ZIC
“Era chiusa la finestra, poi aperta la lasciaru…”
Dalla finestra aperta sul cortile dove giace agonizzante “Pino” Pinelli, il fumo esce lentamente e si intravedono, dentro quelle stanze, figure diverse da quelle fin qui conosciute. Figure di funzionari di alto grado venuti da Roma, che “prendono la situazione in mano”, come dirà uno di loro. Figure che fanno indagini di cui relazionano solo il ministro dell’Interno e il capo della Polizia, non i magistrati inquirenti. I loro nomi: Catenacci, Russomanno, Alduzzi e altri meno noti, spuntano qua e la tra le carte che sulla strage di Piazza Fontana si sono accumulate. Ma è solo nel 1996, 26 anni dopo quel tragico 15 dicembre 1969, che saranno chiamati a deporre di fronte ai magistrati ed anche allora nessuna domanda verrà posta loro su ciò che accadde quella notte nella questura di Milano, quando Pinelli morì. Dal 1996 le loro deposizioni resteranno chiuse negli armadi dei tribunali. Solo da poco ne sono uscite ed è di queste, dei documenti che le accompagnano, dell’ambigua e oscura presenza in quei giorni e in quella notte di personaggi che comandano, ma che si definiscono “riservati”, che si parla e si documenta in queste pagine.
Ancora una volta questo breve testo non porta ad una verità definitiva: ma aggiunge elementi che fino ad oggi non erano noti, o erano stati trascurati. Ci è sembrato giusto raccogliere il testimone dai tanti che si sono avvicinati alla figura di Pinelli, certi di trovare altri disposti a farsi carico del seguito di questa ricerca, fino a che il fumo di quella stanza non sarà davvero diradato.