FIABE AFRICANE – LA PERLA DI LABUAN 22/10/2021

Riccardo

“L’uccello prese il primo fratello, lo portò in volo e lo lasciò cadere su un albero di arance. Poi l’uccello portò in volo il secondo fratello e lo lasciò cadere nell’olio dove cuocevano i dolci. Ecco perchè gli uomini bianchi amano la frutta e gli uomini con la pelle scura amano l’olio di palma .” La regina d’Egitto Hatschepsut inviò in Somalia 5 navi che tornarono cariche di legni pregiati. Il navigatore cartaginese Annone superò le Colonne d’Ercole e scese a sud per fondare una città. Due volte l’anno il Sahara era attaversato dalle azolai, le lunghe carovane che portavano anelli di rame, perle blu, ambra grigia e stoffe di lino tra  il regno del Marocco e l’impero del Ghana. Poi tutto fu dimenticato e l’Africa Nera divenne solo il “paese dei gorilla e dei cannibali” dove gli europei andavano per depredare avorio e schiavi. Rivisitiamo quelle antiche civiltà attraverso le fiabe che spiegano la vita e la morte, l’origine e la fine di tutte le cose, in un mondo di meraviglia e magia. “Da allora gli Efe non hanno più paura del fulmine perchè, anche se può bruciare, è loro amico.” Perchè l’uomo e la donna sono diversi, perchè la scimmia non divenne mai uomo, perché la talpa teme il sole, in racconti popolati di elefanti, coccodrilli e serpenti che parlano. “Un giorno l’elefante invitò tutti gli animali per un ballo a casa sua. Quando fu notte suonò il segnale per andare a dormire.” Dietro quelle fiabe c’erano uomini e donne che indossavano lunghi abiti variopinti di cotone, il prospero regno del Kongo, la città sacra di Ife, tecniche in anticipo di secoli sull’Europa. “Quando la donna tornò con il fuoco tutti gli uomini la lodarono e furono concordi che le donne hanno più giudizio degli uomini.” Buon ascolto.

Per i più curiosi:

Basil Davidson “Madre nera – L’Africa nera e il commercio degli schiavi” Einaudi, Torino 1997;

Basil Davidson “Storia della civiltà africana” Einaudi, Torino 1997.




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