frittura mista|radio fabbrica 26/09/2023

 

Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Emilia di ADL Cobas Scuola Lombardia, per descrivere il caldo momento di mobilitazioni che riguarda il corpo docente precario di Milano. Infatti come ogni inizio di anno scolastico, ci si trova ad affrontare l’annoso problema delle convocazioni per le diverse cattedre a livello provinciale, eseguite dal famigerato algoritmo, che si è dimostrato più volte e in più sedi non essere certo un meccanismo perfetto. A fronte di evidenti errori di assegnazione, i vari uffici scolastici territoriali (UST) dopo segnalazione dei lavoratori organizzati e non, si ritrovano a dover mettere una pezza agli errori del cervellone digitale, ma questo non è il copione destinato a tutte le province. Nella provincia di Milano quest anno gli errori di assegnazione sono stati tantissimi, docenti di ruolo di determinate scuole che si vedevano convocare in altre, precari che risultavano aver rinunciato a cattedre mentre in realtà non avevano ricevuto neanche la nomina, insomma disagi che pesano come macigni sulla vita di questi lavoratori costretti anche a rinunciare ad un intero anno di lavoro a scuola. La risposta degli e delle insegnanti di ADL Cobas è stata molto forte, infatti hanno deciso di occupare il tetto della sede dell’UST di Milano finchè non avrebbero ricevuto risposte; ora l’occupazione è terminata, perchè qualcosa è cambiato, ma le questioni irrisolte permangono e la lotta, ci assicura Emilia, non finirà di certo qui.

Buon ascolto

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Il secondo argomento è stato quello delle lotte del Movimento Disoccupati 7 Novembre, che abbiamo affrontato con l’aiuto di Eddy, esponente di questa realtà. Dalle loro pagine social:

“DENUNCIAMO LA MANIPOLAZIONE DELL’INFORMAZIONE!
Denunciamo con forza la manipolazione dell’informazione che stravolge come sempre il senso ed i contenuti delle nostre mobilitazioni.
Oggi eravamo a Roma come platea storica che dopo 9 anni chiede con forza l’inserimento al lavoro dopo anni di percorso di lotta che a livello istituzionale si è tradotto in un percorso formativo. Lo avevamo chiarito ampiamente anche se non c’era bisogno per chi conosce la nostra lotta.
Tutti i telegiornali, giornali, fino alle dichiarazioni di Ministri ed esponenti politici, intitolano “Reddito di cittadinanza: tensioni a Roma”. Tutto appiattito ed incentrato sul RdC.
Noi, che siano chiaramente contro il taglio del reddito per evidenti motivi per le conseguenze in termini sociali e di vita di migliaia di famiglie, eravamo a Roma oggi per sbloccare i passaggi finalizzati all’inserimento lavorativo delle platee che organizziamo da anni.
Lo abbiamo chiarito in tutte le interviste ma bastava vedere l’indizione della manifestazione per capire l’obiettivo ed i contenuti della giornata: per il prosieguo del nostro percorso.
Ci opponiamo con forza alla criminalizzazione e manipolazione dell’informazione finalizzata a creare confusione per favorire una narrazione utile a chi vuole creare contrapposizioni e l’immagine dei disoccupati fannulloni che non vogliono lavorare.
Così come le tensioni determinate esclusivamente da una militarizzazione surreale che voleva costringere in pochi metri quadri oltre 600 disoccupati senza poter manco andare in bagno.
Chiediamo a tutti di prende posizione contro questa vergognosa operazione.”

Buon ascolto

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Il terzo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto con Irene della Rete del Lavoro Sociale, sulla ripresa delle attività di questa realtà di lavoratrici e lavoratori, che continuano nella loro opera di auto inchiesta e conseguente creazione di momenti di scambio e di creazione di rivendicazioni comuni. Dopo l’estate si riparte con le assemblee di rete e con le attività di supervisione autogestita, delle quali Irene spiega a chi non è del settore di che cosa si tratta.

Buon ascolto

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