Intervista a Loren Goldner
Formatosi su Marx, arricchitosi della lezione luxemburghiana e di Amedeo Bordiga, Loren Goldner conduce da diversi decenni, una rigorosa ricognizione sulle trasformazioni del Capitale, rileggendo la nozione marxiana di “Capitale fittizio” alla luce della lunga crisi del dollaro (che per Goldner non inizia solo nel 1973, ma già nel 1958).
In sintesi, la critica di Goldner è che la maggiornaza dei marxisti si limita a leggere il vol. I del Capitale (al massimo l’inizio del vol.II), fermandosi al “sistema chiuso”, in cui compaiono solo capitalisti e proletari, mentre nel III vol. Marx analizza il capitale sotto forma di titoli cartacei (azioni, obbligazioni, titoli di proprietà fondiaria). Questa richhezza, solo nominalmente “fittizia”, pesa come un macigno sul lavoro vivo e sulla riproduzione sociale, abbassando il salario della forza lavoro.
Passato per Torino in occasione di un incontro pubblico, lo abbiamo intervistato mercoledì 21 ottobre negli studi di Radio Blackout
Parte 1 – “Capitale Fittizio” – La crisi negli Usa (Ferguson, Obama, le primarie per le presidenziali, il sistema penale)
PArte 2 – La Cina (la bolla e le riforme, la paura di una rivoluzione operaia) – Impressioni sull’Italia
Qui di seguito una scheda a cura di Pon Sin Mor, principale editore italiano di Goldner.
LOREN GOLDNER risiede a New York. Ha iniziato (1964) la sua attività politica nel Liceo a S. Francisco, nelle manifestazioni per i diritti dei neri e, dal 1965, anche contro la guerra del Vietnam. Nell’Università di Berkeley era attivo nel movimento studentesco e, fino ai primi anni ‘70, militante in gruppi trotsky-luxemburghiani. Dal 1973 è stato militante indipendente senza organizzazione politica. È stato in sindacati diversi come impiegato d’ufficio, taxista, portiere, e anche come inquilino. Ha partecipato alle poche lotte rivendicative specifiche degli ultimi 30 anni, negli Stati Uniti ma anche dove si trovi per ragioni di lavoro, come nel maggio-giugno 2004 in Francia, successivamente in Argentina, in Corea, dove oggi lavora. È stato anche in Italia in più occasioni, come un incontro con gli operai della Fiat a Torino. In trattiene rapporti con militanti e organismi di lotta del movimento operaio in numerosi Paesi. Ha al suo attivo un’infaticabile attività di pubblicista, con numerosi saggi di critica dell’economia politica, filosofici, letterari e articoli di storia del movimento operaio, alcuni dei quali tradotti anche in Italia. I suoi scritti sono tradotti in tedesco, francese, russo, ceco, coreano. Nelle Edizioni PonSinMor è già apparso il volume
L’avanguardia della regressione. Pensiero dialettico e parodie post-moderne nell’era del capitale fittizio, in Appendice al quale è il suo saggio più noto, Il comunismo è la comunità materiale umana: Amadeo Bordiga oggi, e in concomitanza con la crisi dei subprime in America, il volume Capitale fittizio e crisi del capitalismo.