PICCOLE DONNE UCCIDONO – LA PERLA DI LABUAN 6/3/2020

Riccardo

“L’ho seguito con l’intenzione di pugnalarlo nel buio… e l’ho fatto! Adesso siamo liberi!” Molti e molte hanno letto le speranze, le delusioni e le inquietudini delle sorelle Jo, Amy, Beth e Meg raccontate da Louise May Alcott in “Piccole donne” nel 1868. Pochi sanno che oltre al suo capolavoro Louise May scrisse anche altre storie decisamente più dark. In “Una duplice tragedia” l’attrice spagnola Clotilde deve escogitare il modo di liberarsi da un marito violento che credeva morto e riappare a perseguitarla. In “il tartaro domato” Sybil è assunta come dama di compagnia per una principessa russa in visita a Parigi e deve fronteggiare il carattere prepotente e impetuoso di suo fratello Alexis. “Se cercherete di ostacolarmi, lo farete a vostro rischio e pericolo!”. In “Uno sguardo d’incanto” il pittore in crisi Max crede di avere trovato l’ispirazione che cercava nella bellissima Agatha, che però gli pone una condizione tassativa. “Non credo di potervi servire in nessun luogo estraneo, ma solo nella mia casa. Questa soluzione vi reca molto disturbo?” Max accetta entusiasta e se ne pente amaramente. In “Il destino dei Forrest” Ursula é l’ultima vittima di una vendetta nata molti anni prima in India, portata avanti da una generazione all’altra nel cuore dell’Inghilterra dai seguaci di una setta dedita ai sacrifici umani. Louise May nacque nel 1832 a Germantown, fece l’insegnante, la commessa e la governante, ma fu sempre appassionata dalla letteratura e infine si mise a scrivere. Collaborò con l’Underground Railroad (ferrovia sotterranea) l’organizzazione segreta che faceva fuggire gli schiavi. Non si sposò mai. Morì per un ictus nel 1888 a Boston. Buon ascolto.




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