PROTESTE IN CARCERE A TORINO E IN ITALIA – LA LOTTA DI G. MICHAILIDIS

Estratti dalla puntata del 1 agosto 2022 di Bello Come Una Prigione Che Brucia

 

PROTESTE NELLE CARCERI

Da Noto a Torino, in diverse parti dell’apparato detentivo italiano si stanno accendendo proteste attorno a problemi che il caldo estremo non fa che esacerbare: migliaia di persone sono costrette a vivere in condizioni terrificanti tra caldo estremo, carenza d’acqua, sovraffollamento e condizioni igieniche intollerabili. Dal Blocco B del carcere di Torino emerge una piattaforma di rivendicazioni, che ci aiuta a comprendere un recente episodio che le veline dei secondini descrivono come “un rifiuto dei detenuti di rientrare nelle celle per protesta”.

Segue il testo pubblicato da infoaut.org:

I detenuti del blocco B del carcere Lorusso e Cotugno rilevato che:

– il referendum e la riforma Cartabia sono l’ennesima delusione per tutta la popolazione detenuta

– il reintegro in servizio dell’ex comandante Giovanni Alberotanza, imputato in un processo per tortura ai detenuti, non può che destare preoccupazione

Preso atto di ciò intendono porre all’attenzione dell’opinione pubblica e

delle istituzioni, problemi gravi che affiancano il cronico sovraffollamento

della struttura e l’inadeguatezza degli spazi:

– QUESTIONE SANITARIA: l’uso discriminatorio da parte della direzione sanitaria nella prescrizione dei medicinali tra chi ha la disponibilità economica e chi no. L’estrema burocratizzazione del servizio. La presenza nelle strutture detentive di detenuti con problemi di natura psichiatrica che non hanno titolo giuridico per restarvi

– QUESTIONE AMBIENTALE: primo, la totale assenza al blocco B dimqualsiasi forma di raccolta differenziata. Ad esempio: in questi mesi estivi vengono acquistate ogni settimana tra le 400 e le 500 bottiglie di plastica per 12 sezioni, quindi tra le 4800/6000 bottiglie finiscono nei sacchi neri dell’indifferenziata. Inoltre in nessuna sezione e rotonda del piano sono presenti raccoglitori per le pile, nonostante l’elevato uso per via dell’utilizzo di radio e rasoi (40/50 pile al mese vengono acquistate in ogni sezione). Carta, cartone e organico finiscono anche nei sacchi neri.

– QUESTIONE IGIENICA: in tutte le sezioni e rotonde del carcere è costante la presenza di scarafaggi, afidi e blatte. Non viene effettuata nessuna opera di prevenzione dalle infestazioni. La fornitura di prodotti per l’igiene e la pulizia scarseggiano e non vengono distribuiti.

 

AGGRESSIONE ALLE VALLETTE [dalla puntata del 18 luglio 2022]

Qualche riflessione attorno alla notizia dell’aggressione nei confronti di un secondino maschio da parte di una donna detenuta nel carcere di Torino.

 

 

SOLIDARIETA’ CON IL PRIGIONIERO GIANNIS MICHAILIDIS

Dopo 68 giorni di sciopero della fame, il prigioniero anarchico Giannis Michailidis ha scelto di sospendere temporaneamente questa sua lotta. Con il contributo scritto di alcuni compagni greci cerchiamo di approfondire la sua storia e la solidarietà che si è sviluppata per sostenere la sua scarcerazione.

 

Segue la lettura di un comunicato dalla Val di Susa in solidarietà con il prigioniero anarchico Juan Sorroche, che tocca diversi aspetti dell’attuale fase repressiva: dalle condanne contro prigioniere/i anarchici, alla criminalizzazione di Askatasuna, agli attacchi verso i sindacati conflittuali.

 

PAROLE CHIAVE: Vallette, Torino, carcere, proteste, Giannis Michailidis, Juan Sorroche, anarchici




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