Sanziona ‘sto ricco

liberation front

Troppi ricchi, troppo schifosi? Sanzioniamoli.

La Laboratoria Ecologista Autogestita (LEA) Berta Càceres sta animando strade e altri luoghi di Roma con azioni e pratiche appartenenti a quella che si potrebbe definire “la nuova onda di sanzioni”. No, non le sanzioni ipocritamente dispiegate dai paesi europei per punire quel cattivone di Putin. Parliamo di sanzioni ai ricchi, ai loro insensati lussi, come, che so, prendere il proprio jet privato al terminal di Fiumicino una domenica pomeriggio per farsi un giro e godersi il mondo dall’alto, senza essere obbligati a vedere la fastidiosa realtà quotidiana del volgo indistinto. E invece no! Perchè l* compagn* della LEA han bloccato il terminal e la gita è rovinata. Questo è solo un esempio delle varie azioni possibili per mettere i bastoni tra le ruote ai mirabolanti consumi e sprechi di quell’1% di popolazione mondiale che spende e spande, consuma e gode sulle spalle del rimanente 99%, e per di più contribuendo in modi assolutamente sproporzionati e deprecabili alla crisi energetica ed ecologica.

Buche dei campi da golf asfaltate, gomme dei SUV forate, e tanta, tanta fantasia: la lotta ecologista non deve per forza avere la forma di lunghe e partecipate megafonate che chiedono ai potenti della terra se, per favore, potrebbero ridurre un pochino le emissioni. Bastano qualche compagn* e un po’ di voglia di fare qualcosa di diretto e concreto. Questa modalità di lotta, da affiancarsi a tutte le altre, ci porta a individuare responsabili e approfittatori, i loro oggetti, il loro mondo, e attaccarli. Con azioni semplici, simbolicamente poco fraintendibili: semplicemente, basta sprecare tutta quell’acqua per il tuo fottutissimo campo da golf.

Lo stile di vita di pochi che posseggono una grossa fetta di ricchezza, il mondo che si crea attorno ai loro standard di consumo insostenibili – un mondo fatto di sfruttamento e di disuguaglianze, anche se scintillanti – è una forma di estrattivismo. Un estrattivismo interno, presente anche nelle nostre società del “nord del mondo”, sfoggiato con arroganza, nascosto dal potere che il lusso esercita sugli immaginari di chi non potrà mai averlo. Appropriamoci di questa lente, distruggiamo il mito: cos’è un ricco senza la sua pelliccia? Dove va senza il suo SUV? Chi si appropria di un benessere ingiusto va sanzionato!

Gli esempi, per fortuna, si stanno moltiplicando in tutta Europa.  Seguiamoli!

Ne parliamo con Matteo della LEA, qua:

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