Torino e Trapani. Rivolta e fuga dal CIE
Torino. Un’estate molto calda nei CIE d’Italia. Dopo la rivolta che ha scosso il CIE di Modena venerdì 19, nella notte tra domenica 21 lunedì 22 è scoppiata una rivolta nel Cie di corso Brunelleschi. I primi segnali vengono dall’area bianca, ristrutturata di recente e considerata molto sicura per i tavoli e i letti cementati al suolo, I prigionieri incendiano i materassi. La rivolta si estende nell’area gialla, nella rossa e nella blu. La rottura della normalità favorisce le fughe: alcuni reclusi ci provano. I più vengono subito ripresi, un altro cade e si ferisce, ma uno forse ce l’ha fatta ed è avaso. Martedì mattina i reclusi erano ancora accampati nei cortili, a causa dei danni inferti alla struttura.
Trapani. Notte movimentata anche al Cie di Trapani Milo. Un gruppo di migranti ha tentato la fuga il 22 luglio. In quattro sono riusciti a scappare. Pare che negli scontri, tre militari sono rimasti feriti.
Il 24 luglio l’Unione delle camere penali ha visitato il Cie di Trapani, “il più preoccupante e quello con maggiori tensioni”.
“La vita all’interno del centro è disumana, con una persistente violazione della dignità della persona, non solo dei diritti umani”. La metà degli internati dell’ultimo anno è riuscita a fuggire.
Anarres ne ha parlato con Alberto, un compagno di Trapani attivo nelle lotte antirazziste.
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2013 07 26 CIE trapani alberto