Da Tunisi a Sidi Bouzid
I media hanno dato grande risalto al Word Social Forum di Tunisi. Un’occasione per attraversare dall’interno le tante anime della primavera tunisina in un momento cruciale per il paese.
Ma, in fondo, anche uno specchio deformante rispetto alla realtà sociale di un paese messo in ginocchio dalla crisi economica, spaccato in due dalla contrapposizione tra Hennada e formazioni laiche, dove qua e là fa capolino la nostalgia per un regime duro ma stabile.
Karim Metref, scrittore, insegnante, blogger kabilo che vive da molti anni nel nostro paese non si è limitato al WSF tunisino ma ha fatto un viaggio nella Tunisia profonda, nel sud che i turisti delle spiagge del nord non vedono mai.
Ha fatto tappa anche là dove tutto era cominciato, a Sidi Bouzid, dove il giovane Mohamed Bouazizi si diede fuoco. Da quel rogo si scatenò il fuoco della protesta che portò alla caduta del dittatore Ben Alì.
Oggi la povertà affonda i denti nelle vite della gente più a fondo che allora, la percezione di insicurezza, amplificata dai media crea una allarme sociale diffuso.
Eppure in quel sud dove oggi prevale la paura è il germe di una rivolta che affonda le radici nelle lotte durissime dei minatori di Gafsa, repressi nel sangue e nella galera nel silenzio assordante dell’Occidente. Troppo radicali quei lavorari tunisini che agivano il conflitto nello scenario della lotta di classe nella sua rappresentazione più cruda.
Gli scenari possibili – al di là del permanere dell’attuale situazione di stallo – sono inquietanti. C’è chi teme un’accelerazione dei salafiti ed una possibile alleanza con Hennada, chi invece prefigura uno scenario simile a quello algerino, con un colpo di Stato militare in Tunisia appaggiato e garantito proprio da Algeri.
La Tunisia, secondo Karim Metref, è oggi il paese più interessante del Nordafrica, un laboratorio vivo di sperimentazione sociale e politica, dove, nonostante i rischi di involuzioni autoritarie di vario segno, il dibattito politico è diffuso e vivace.
Ascolta la chiacchierata con Karim
2013 04 12 karim metref Tunisia