UNO SGUARDO SUL PACCHETTO SICUREZZA

HARRAGA

In questa puntata di Harraga, abbiamo provato, assieme ad un’avvocata in diretta da Bologna, ad entrare nel vivo di alcuni dei passaggi del Pacchetto sicurezza o tecnicamente noto come “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario”, ora approdato per essere esaminato nelle commissioni congiunte Affari costituzionali e giustizia. Esso mira, con i sui 29 articoli, principalmente a una riformulazione su base ulteriormente penalizzante di una serie di fattispecie di reato e mostra la pura volontà, da parte del governo, di disciplinare e punire.

Quello che si evince nella sua prima stesura, datata al gennaio del 2024, sono due direttive principali, già visibili nel suo titolo tecnico. La prima è quella volta a individuare di una serie di colpi di reato disegnati attorno ad alcune categorie di persone punite nella loro essenza stessa: la recrudescenza del diritto penale del nemico. La seconda è invece quella ampliamento spropositato dei poteri di polizia attraverso l’ulteriore penalizzazione di una serie di reati che vengono compiuti nei confronti delle forze dell’ordine, la possibilità di utilizzare armi al di fuori del servizio, nonché la depenalizzazione di diversi illeciti che possono essere agiti dalle forze dell’ordine nell’adempimento del servizio.

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