War on Migrants: formazione sorvegliante e “caccia ai trafficanti”

Estratti dalla puntata di lunedì 13 marzo 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia

 

WAR ON MIGRANTS: FORMAZIONE SECURITARIA COME NEOCOLONIALISMO

La Guerra alle Persone Migranti è fatta di eserciti come Frontex, di morti e di centri di prigionia, promuove lo sviluppo di tecnologie sorveglianti e di alleanze strategiche.

La formazione militare e repressiva di personale in “paesi in via di sviluppo” occupa da decenni un ruolo centrale nelle strategie di egemonizzazione messe in atto dalla principali potenze globali.

Partendo con un rapido sguardo sui programmi attivati da Stati Uniti e Cina, in compagnia di Yasha Maccanico di Statewatch.org approfondiremo il ruolo di CEPOL (Accademia Europea di Polizia) nella formazione – fornita a “paesi chiave” – su sicurezza digitale e utilizzo di tecnologie sorveglianti.

 

 

IL CDM A CUTRO E LA PROSPETTIVA ANTIMAFIA NEL “DECRETO MIGRANTI”

Cosa comporta la mostrificazione dello “scafista”?

Perché si parla di “traffico di esseri umani” quando questa categoria implica la coazione allo spostamento (come nelle deportazioni) e non la partenza volontaria?

Cosa significa “dare la caccia ai trafficanti in tutto il globo terracqueo”?

In compagnia di Lorenzo D’Agostino osserviamo la continuità tra le scelte del governo Meloni e quelle dei governi precedenti nel contrasto alle migrazioni via mare, il ruolo dell’Antimafia nel plasmare l’approccio ermeneutico-repressivo, la reificazione delle persone migranti, la normalizzazione di un lessico di guerra e molto altro.




Radio Blackout 105.25

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