Elon Musk presenta Neuralink: invasività tecnologica e sfruttamento animale

Neuralink non è solo il nome della start-up recentemente fondata da Elon Musk, ma è anche quello del nuovo microchip cerebrale, sviluppato da questa azienda, che permette il monitoraggio e la decodifica degli impulsi neuronali della persona che lo “indossa”. Attraverso microscopici elettrodi, infatti, il dispositivo permette di rilevare l’attività cerebrale dell’individuo riproducendola su uno schermo, e di passare informazioni dall’esterno all’interno del suo cervello.

Sviluppata grazie ad investimenti milionari (non dimentichiamo che Elon Musk è attualmente la persona più ricca del mondo), questa tecnologia viene orgogliosamente venduta come un passo in avanti verso la cura di patologie dovute a danni cerebrali, ma soprattutto verso la meta dell’unione simbiotica tra uomo e macchina: un dispositivo esterno, dotato di intelligenza artificiale, potrebbe, ad esempio, essere utilizzato per integrare e supportare le funzionalità (naturalmente limitate) del cervello umano per creare un individuo potenziato tecnologicamente. Se questa è l’aspettativa del ricco imprenditore e della corrente transumanista tutta, una riflessione politica sulle possibili ripercussioni che un futuro di questo tipo può avere sulla società umana è quantomeno doverosa. Con l’avanzamento della tecnologia in ogni sfera della nostra vita e nelle parti più intime della nostra persona, il controllo del corpo e della mente diventa totale, aprendo la porta ad una vita automatizzata e disciplinata in ogni suo aspetto.

La presentazione di Neuralink si è recentemente svolta a San Francisco, ed ha visto l’utilizzo di diversi maiali a cui era stato impiantato il microchip nel cranio. Davanti ad un pubblico entusiasta, Elon Musk ha fatto vedere il comportamento assolutamente “normale e felice” di questi animali, violati e modificati per sempre dalla scienza vivisettrice, per dimostrare l’innocuità del dispositivo e le grandi capacità del monitoraggio neuronale.

Con Francesca Decandia, autrice dell’articolo “Neuralink: futuro cyborg e sfruttamento animale” apparso su Veganzetta (https://www.veganzetta.org/neuralink-futuro-cyborg-e-sfruttamento-animale/) abbiamo analizzato l’idea che sta dietro allo sfruttamento e alla spettacolarizzazione dei corpi animali, per sottolineare come la visione antropocentrica e specista sia in questo caso strettamente legata a quella della superiorità tecnologica umana.

Ascolta l’audio qui:




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