Bastioni di Orione 08/04/2021
Riappare negli interstizi del palinsesto di Radio blackout ,la trasmissione nomade “I Bastioni di Orione “,spazio dedicato a informazioni ,analisi , testimonianze dal mondo ,nel tentativo di decrittare la realtà distopica che si dispiega davanti al nostro sguardo attonito ma vigile .
In questa puntata ci soffermiamo sui chokepoints ,”i colli di bottiglia” , le strettoie del commercio internazionale che il caso della nave Evergreen rimasta incagliata nel canale di Suez ha portato alla ribalta ,una globalizzazione dai piedi d’argilla che non riesce ancora a trasformare la fisicità delle merci in valore immateriale e che si scopre fragile nelle catene della valorizzazione sempre più lunghe e sfilacciate .
Parliamo del Senegal e della rivolta della sua gioventù ,apparentemente sopita ,si sono mossi i religiosi che hanno lanciato una ciambella di salvataggio al presidente Macky Sall ,ma il fuoco della rivolta arde ancora mentre il potere alle corde tenta pericolosamente ad attizare le divisioni etniche ,estranee alla storia del Senegal, nel tentativo di criminalizzare l’opposizione di Sonko.
Ne parliamo con Mambaye il nostro corrispondente a Dakar.
Un altra rivolta che scuote Myanmar ,dove la giunta militare fa strage dei manifestanti ,ne parliamo con Stefano Ruzza analista e conoscitore di quel pezzo di mondo ,con cui analizziamo le prospettive della rivolta e le implicazioni geopolitiche dell’ingombrante presenza cinese e i suoi interessi economici nell’area.