Anarres del 17 settembre. Il documento programmatico della difesa. 11 settembre: dal Cile alle Torri gemelle. Il grande gioco afgano…
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Il nuovo documento programmatico pluriennale della difesa pe il triennio 2021 – 2023
Nell’introduzione al testo definitivo, reso pubblico in agosto, il ministro della Difesa Guerini indica in modo inequivocabile come prioritario il ruolo delle forze armate per la gestione della pandemia di Covid 19. Chi ritenesse l’impiego dell’esercito un fattore eccezionale dovuto all’emergenza sbaglierebbe, perché da questo documento emerge in modo inequivocabile il ruolo strategico di cui è stato investito. Non solo. La stretta connessione tra ampi settori di ricerca e l’apparato militare trova conferma esplicita nell’individuazione del ruolo propulsivo della Difesa per lo sviluppo tecnologico del paese. Nella neolingua di Guerini occorre rinforzare l’apparato bellico per poter gestire al meglio la sanità. Una sanità intesa come macchina da guerra, che come in ogni guerra, non bada agli effetti collaterali, come ben dimostrano la scelta governativa di usare il green pass per garantire che le attività produttive funzionino a pieno ritmo. Costi quel che costi a chi, per vivere, è costretto a lavorare.
Va da se che di investimenti per la sicurezza vera sui posti di lavoro non si parla.
Se a questo si aggiungono le scelte più squisitamente militari di rinforzare l’industria bellica anche in vista di una ulteriore modernizzazione dei vari settori delle forze armate. Una su tutte? La scelta di armare i droni italiani, sinora utilizzati solo per la ricognizione. La guerra come videogame sbarca anche nella nostra penisola.
Ne abbiamo parlato con Daniele Ratti, antimilitarista
11 settembre. Sono passati 20 anni dall’attacco Jhadista agli Stati Uniti, il cui simbolo è il crollo alle Torri gemelle, ma che investi il cuore militare dell’impero colpendo anche il Pentagono. Poco dopo partirà l’occupazione dell’Afganistan, che si è conclusa con un ritiro quasi senza condizioni della NATO, che ha riconsegnato il potere ai talebani. Ma l’11 settembre è anche il giorno del colpo di stato militare in Cile del 1973, un golpe sostenuto e voluto dagli Stati Uniti nell’ambito del Plan Condor, una macchinazione per garantire a Washington il controllo del Sudamerica, tramite governi amici. Oggi anche in quello che per il governo statunitense era il “giardino di casa” la maggiore potenza militare del globo perde colpi.
L’imperialismo statunitense è in declino? Il ritiro dall’Iraq e dall’Afganistan sono il segno di una sconfitta militare e politica o un cambio di rotta calcolato?
Ce ne ha parlato Massimo Varengo dell’Ateneo Libertario di Milano
Afganistan. Il Grande Gioco.
In un contesto multipolare il gioco delle alleanze è ormai una partita a geografia variabile, che manda in soffitta il bipolarismo che ha segnato la seconda parte del Novecento.
Uno sguardo al quadro geopolitico, agli equilibri e agli interessi politici ed economici sul territorio, all’indomani della devastante guerra di occupazione condotta dalle truppe NATO e la firma degli accordi che hanno sancito la fuga indecorosa del governo fantoccio e il ritorno dei talebani al potere.
La vita e la libertà delle donne afgane è stato l’alibi con il quale giustificare vent’anni di conflitti armati in veste umanitaria.
Allo sfruttamento e all’oppressione della popolazione afgana, al fondamentalismo religioso e al patriarcato, si oppone la lotta condotta contro i padroni di ieri e di oggi.
Ne abbiamo parlato con Stefano Capello, che ha introdotto alcuni temi dell’incontro che si terrà ai giardini (ir)reali venerdì 24 settembre alle 18.
Appuntamenti:
Venerdì 24 settembre
Afganistan. Il grande gioco: orizzonti geopolitici tra oppio, terre rare e violenza patriarcale
ore 18 ai Giardini (ir)Reali corso san Maurizio angolo via Rossini (se piove o minaccia pioggia si fa a Porta Palazzo alla Tettoia dei Contadini)
Ascolta lo spot:
Sabato 25 settembre. In giro per la città: giornata di solidarietà con le donne afgane in lotta
Sabato 9 ottobre
Assemblea antimilitarista a Milano
appuntamento ore 10 presso il Kasciavit in via san Faustino 64
https://www.anarresinfo.org/milano-9-ottobre-assemblea-antimilitarista/
Contatti:
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni mercoledì dalle 20,30
Contatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/
Wild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese
corso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem
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