Anarres dell’11 novembre. Landauer. Galera e manganello. Guerra nucleare. Antropologia e ambiente…
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Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.
Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.
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Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:
“L’urgenza dell’autogestione. L’attualità di Landauer nei movimenti postnovecenteschi” è il titolo dell’incontro che si terrà a Torino venerdì 18 novembre. Gianfranco Ragona, che insegna storia all’Università di Torino, ed ha studiato Landauer, cui ha dedicato saggi ed articoli, oltre ad aver curato la pubblicazione di alcuni scritti, l’ultimo “una strada per la liberazione della classe lavoratrice”, uscito per i tipi di Milieux edizioni, introdurrà la serata.
Un’occasione per riflettere su un retaggio da noi ancora poco conosciuto ma la cui eco profonda si ritrova in tanti temi e posture dei movimenti che attraversano l’alba del terzo millennio.
Ne abbiamo parlato con Gianfranco Ragona
Una panoramica sulle piazze antimilitariste del 4 novembre
Galera e manganello
La scorsa settimana ci siamo occupati del decreto governativo su rave ed ergastolo ostativo con l’aiuto di un avvocato oggi proveremo a fare una riflessione a più ampio raggio sulle prime mosse del governo Meloni, che è salito alla ribalta internazionale anche per la decisione di impedire lo sbarco di profughi e migranti ripescati in mare dalle navi delle Ong che operano nel Mediterraneo.
Una riflessione sull’ambiente, i mutamenti climatici, i movimenti a partire dall’ultimo libro di Andrea Staid, “Essere Natura” Uno sguardo antropologico per cambiare il nostro rapporto con l’ambiente.
Questo libro vuole essere un contributo non solo alla comprensione di un concetto che è quello della pluralità eco-sistemica o multi-naturalista, ma soprattutto vorrebbe essere un manifesto per la presa di coscienza che per cambiare il mondo da un punto di vista ecologico e sociale, per salvarci dal disastro è necessario un modo differente di guardare e pensare alla “natura.” La natura non è un luogo ma un organismo vivente e noi come specie ne facciamo parte, sembra una piccola cosa da comprendere ma è fondamentale per ripensarci nel qui e ora. Dobbiamo pensarla come il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose “inanimate”, una totalità che include evidentemente anche la nostra specie. È giunto il momento di fondare un’ecologia dove tutto il vivente, uomo compreso interagisca senza frontiere di specie. La natura pensata e vissuta non come separata dall’uomo ma come un insieme di relazioni, il paesaggio è prima di tutto un luogo di “vite” da rispettare e comprendere, non un oggetto da museificare, patrimonializzare e mercificare. La natura è un intreccio di vite, non uno slogan per rilanciare l’economia in crisi. Di fatto da come abitiamo e pensiamo l’ambiente, da come sapremo narrare e costruire nuovi modi di abitare possiamo cambiare il mondo.
Ne abbiamo parlato con Andrea Staid
Appuntamenti:
Venerdì 18 novembre
ore 21 corso Palermo 46
L’urgenza dell’autogestione
L’attualità di Landauer per i movimenti post novecenteschi
Ne parleremo con Gianfranco Ragona dell’Università di Torino, autore, tra gli altri, di “Gustav Landauer. Anarchico, ebreo, tedesco”, curatore dell’antologia “La comunità anarchica. Scritti politici”.
No alla guerra nucleare!
Sabato 19 novembre
Manifestazione antimilitarista
dalle 15 alle 17
alla Collins Aerospace (ex Microtecnica) di piazza Graf
Nella base siciliana di Sigonella le antenne e le apparecchiature che assicurano al Pentagono la trasmissione degli ordini di guerra nucleare saranno potenziate. In settembre il Dipartimento dell’Aeronautica militare USA ha firmato un contratto del valore di 177 milioni di dollari circa con la società Collins Aerospace, controllata dal colosso militare industriale Raytheon Technologies, per migliorare l’efficienza e garantire la manutenzione del sistema di comunicazione strategico ad alta frequenza.
Sigonella è la principale base europea per i droni da spionaggio e da combattimento.
Se dovesse scoppiare la guerra nucleare il nostro paese sarebbe in prima fila. Bombe atomiche statunitensi sono anche nella basi di Ghedi e di Aviano.
La Russia dal canto suo ha detto a chiare lettere che, qualsiasi attacco ai territori ucraini occupati e poi annessi alla Russia sarà considerato atto di guerra e, quindi, passibile di risposta nucleare.
La possibilità di un’escalation bellica devastante è sempre più forte.
Sempre più urgente è rinforzare l’opposizione alla guerra e al militarismo.
Gettare sabbia nel motore del militarismo è possibile. Le basi della guerra sono a due passi dalle nostre case
Partendo da casa nostra, dallo stabilimento di Collins Aerospace.
Chiusura e riconversione dell’industria bellica!
No al nuovo polo bellico di Leonardo in corso Marche! No alla città dell’aerospazio!
No alla Nato a Torino!
No alle spese militari!
Venerdì 2 dicembre sciopero generale contro la guerra e l’economia di guerra!
Contatti:
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 21
Contatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/
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