frittura mista|radio fabbrica 12/09/2023

 

Il primo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Alina Rosini della CUB , riguardo all’autonomia differenziata, ecco qualche estratto dal volantino di invito alla mobilitazione a Torino:

“Le manifestazioni, le assemblee, le denunce, le critiche e le contrarietà sull’Autonomia differenziata degli ultimi mesi, hanno finalmente aperto nel Paese la discussione sui pericoli di questo progetto.
Le materie che passerebbero alle Regioni riguardano la vita e le condizioni di lavoro di tutte le lavoratrici e lavoratori, di tutte le cittadine e cittadini.
Tra le materie che verrebbero regionalizzate ci sono: istruzione, sanità, lavoro, beni culturali, ambiente, trasporti, infrastrutture, commercio, professioni, commercio con l’estero e i rapporti con l’Ue.
Attacco ai contratti nazionali, privatizzazioni e ulteriori tagli ai servizi pubblici, liquidazione di ciò che resta della sanità pubblica, fine della Scuola della Repubblica.
DIVIDE ET IMPERA L’AUTONOMIA E’ UNA SECESSIONE CHE COLPISCE TUTTI Lavoratori spinti ad accettare condizioni di lavoro al ribasso, in concorrenza con quelli di altre Regioni.”

Dopo aver discusso con Alina riguardo alle conseguenze che questa manovra porterebbe, abbiamo rilanciato l’invito a scendere in piazza Sabato 16 Settembre alle ore 15:30 in P.za Castello.

Buon ascolto

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Il secondo argomento che abbiamo trattato è stato quello del reddito di discontinuità, lo abbiamo fatto con Elio del Coordinamento delle lavoratrici e lavoratori dello spettacolo Piemonte.

Dopo due anni di mobilitazioni scoppiate dall’emergenza pandemica si è giunti a questa misura varata dal governo che dovrebbe aiutare chi lavora nel mondo dello spettacolo a coprire gli ammanchi di reddito dovuto alle specifiche di questo mondo che vive di periodi di lavoro intenso alternati a momenti di inattività. Elio ci aiuta a capire perchè questa misura risulta totalmente inutile in realtà non solo a coprire un minimo le necessità di lavoratrici e lavoratori ma anche perchè si sovrapporrebbe al diritto di percepire l’indennizzo di disoccupazione.

Buon ascolto

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Il terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Horus, che ci ha raccontato cosa vuol dire vivere e lavorare come operaio agricolo nelle campagne intorno ad Alba. Attraverso il suo racconto siamo entrati un mondo degli orrori, fatto di lavoro estenuante mal pagato e irregolare, mancanza di soluzioni abitative che costringono di conseguenza a vivere il poco tempo libero in uno stato mentale forse ancora più faticoso di quello lavorativo, visto che a tutto questo va aggiunta la paura di essere fermati di continuo dalle forze dell’ordine. Fortunatamente sta iniziando una reazione organizzata a tutto questo, grazie anche all’azione di collettivi e di singoli solidali che si spendono per mettere in piedi presidi informativi, come quello dello scorso 2 Settembre ad Alba.

Buon ascolto

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Radio Blackout 105.25

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