Anarres del 27 ottobre. Israele/Palestina: orizzonti geopolitici. Rudolf Rocker / Sino alla grande guerra. Industria e mercato delle armi. 4 novembre antimilitarista…
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ll podcast del nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.
Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.
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Dirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:
Rudolf Rocker / Sino alla grande guerra
L’anarchismo tedesco è ancora oggi poco noto alle nostre latitudini. Proveremo a proporvene qualche scampolo in più, come già abbiamo fatto con Landauer, attraverso la lente di Rudolph Rocker.
Nel corso della sua straordinaria parabola esistenziale, Rudolf Rocker, uno dei maggiori protagonisti dell’anarchismo tedesco e internazionale, ha profuso la sua attività militante in una molteplicità di contesti sociali e politici, passando dalla Germania di Bismarck alla Londra del movimento operaio yiddish, per approdare infine negli Stati Uniti. Se il suo impegno sociale rimane costante, il suo approccio politico cambia nel corso dei decenni, muovendo da una visione prettamente anarcosindacalista a una visione più pragmatica e gradualista attenta a proporre concrete analisi delle trasformazioni in atto nella società. Le sue riflessioni consentono di ricostruire il percorso intellettuale di uno dei più lucidi pensatori libertari del Novecento, come testimonia la sua acuta analisi del totalitarismo di destra e di sinistra e la sua incisiva critica di una concezione rivoluzionaria incapace di riflettere a fondo sulle ragioni che avevano portato alla sconfitta della Rivoluzione spagnola e alla degenerazione della Rivoluzione russa.
Con David Bernardini stiamo ripercorrendo i primi anni della biografia di Rocker che ci hanno offerto uno spaccato dell’anarchismo tedesco a cavallo tra Otto e Novecento.
La scorsa settimana, seconda di quattro puntate dedicate a Rocker vi abbiamo proposto gli intensi anni del primo Novecento. La prossima settimana parleremo della Repubblica di Weimar e della resistenza al nazismo.
La mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale e il nuovo polo bellico di Torino
Il settore delle armi è uno dei cavalli di battaglia sul quale scommettono le amministrazioni locali e l’imprenditoria subalpina.
Il progetto di Città dell’Aerospazio e l’approdo in città di un acceleratore di innovazione della NATO ne sono l’indicatore più chiaro.
Verso le giornate di informazione e lotta del 4 e del 18 novembre
4 novembre antimilitarista
Il 4 novembre è la festa delle forze armate. Viene celebrata nel giorno della “vittoria” nella prima guerra mondiale, un immane massacro per spostare un confine.
Nella sola Italia i morti furono 600.000.
Il 4 novembre è la festa degli assassini.
La divisa e la ragion di stato trasformano chi uccide, occupa, bombarda, in eroe.
Il governo Meloni vuole farne un giorno festivo, un’occasione in più per affermare la retorica nazionalista e la violenza militarista cui si ispira l’intera azione dell’esecutivo.
Il governo utilizza la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra per giustificare enormi spese militari, l’invio di armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, dall’Ucraina all’Africa.
Ovunque in Italia ci saranno iniziative antimilitariste.
Ne abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista
Conflitto in medio oriente. L’orizzone geopolitico
Proveremo, al di là delle terribili cronache che, dal 7 ottobre, ci giungono da Israele e dalla Palestina, a tracciare qualche punto fermo nel complesso risico mediorientale nel quale, ancora una volta sono protagonisti imperialismi di prima grandezza su scala globale. Con un intreccio di alleanze estremamente complesso.
Ce ne ha parlato Stefano Capello
Iniziative:
Sabato 4 novembre
Nessuna festa per un massacro
Manifestazione antimilitarista
ore 15,30 in via Roma 100 di fronte alla galleria San Federico, sede del distretto aerospaziale del Piemonte, tra i promotori dell’Aerospace and defence meetings, mostra-mercato dell’industria aerospaziale di guerra e del nuovo Polo bellico a Torino.
Contestiamo la città delle armi!
Contestiamo la cerimonia militarista del 4 novembre!
Sabato 18 novembre
Disertiamo la guerra!
Ore 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis
Corteo Antimilitarista
Disertiamo la guerra!
– No all’aerospace and defence meetings!
– No all’industria bellica
– No alla Città dell’aerospazio!
– No alla Nato a Torino!
– No alla guerra e all’economia di guerra
– Siamo e saremo ovunque a fianco delle popolazioni vittime delle guerra
– Contro tutti gli imperialismi: né con la Russia né con la NATO.
– Sosteniamo chi si oppone alla guerra in Russia e in Ucraina! Apriamo le frontiere ad obiettori e disertori
– No all’invio di armi!
– Contro la guerra a profughi e migranti in mare e in montagna.
– Distruggiamo le frontiere!
– No alle missioni militari all’estero
– No alle spese militari e alla militarizzazione delle nostre città
– Contestiamo la propaganda militarista, la retorica patriottica, la guerra e chi la a(r)ma
– Contro tutti gli eserciti per un mondo senza frontiere.
Assemblea Antimilitarista
Martedì 28 novembre
ore 12
Presidio all’Oval in via Matté Trucco 70
No ai mercanti d’armi! No al Polo Bellico!
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dalle 17,30 alle 20 in corso Palermo 46>>>>
Contatti:
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 20
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