Martedì 24 ore 12,30 – Con gli insorti Naxaliti pt.2 32 minuti [Radio Alpi Libere]:

Benvenuti in India. La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile…

Arundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.

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Mercoledì 25 ore 08,30 – Il direttore del teatro pt.1 11 minuti [Radio Blackout]:

Una scurissima parabola del totalitarismo a cura del maestro svizzero Friedrich Dürrenmatt, letta e interpretata dal maestro della Scarnanza Michele Mazzani.

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Giovedì 26 ore 08,30 – La parte che manca pt.1 40 minuti [Pugno di sale]: La parte che manca è un podcast della redazione del giornale “Pugno di sale” a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”

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Venerdì 27 ore 08,30 – Emilio Salgari 32 minuti [Radio Blackout]: Breve biografia di Emilio Salgari, capitano di mare e sfruttato di terra.

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Venerdì 27 ore 13,30 – Orsi trentino 17 minuti [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]: Recenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.

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Sabato 28 ore 08,30 – Tutta colpa dei padroni? 7 11 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:  Vuoi gli aumenti? Sciopera! Scopri falsi miti, regole e problematiche di questa formidabile arma dei lavoratori.

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Sabato 28 ore 9 – Psychotronic Radio vol.7 41 minuti [Radio Blackout]: Un gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!

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Sabato 28 ore 19,30 – Natale a babbo morto 26 minuti [Nessun Rimborso]: Quest’anno nessuno riceverà il suo regalo sotto l’albero. Babbo natale è stato assassinato.
Il rosso del Natale si tinge di un nero funereo a tinte gialle, quelle di questo radio-romanzo che indaga sul più sanguinoso omicidio della storia.

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Sabato 28 ore 20,30 – Fugazi live @ El Paso 1988 54 minuti [Nautilus Autoproduzioni, Radio Blackout]: Storica registrazione della punk band di Ian MacKaye, da Washington
a El Paso Occupato, Autunno 1988

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Sabato 28 ore 23,30 – Una tendenza eccessiva in tutto 62 minuti [Federico Pit]:

In memoria di Alberto Grifi e di tuttɜ lɜ giovanɜ del Parco Lambro

Discorso iniziale di Fabrizio Passarella – Digital collage realizzati con pagine di giornali e riviste di movimento del periodo

Dedicato a M.

Il mixtape rende omaggio al movimento italiano degli anni ’70 ricordando la storia del « meraviglioso disastro» dell’edizione del 1976 del « festival del proletariato giovanile di Parco Lambro ».

Alla sua sesta edizione il festival, nato dal sogno di unire la parte psichedelica del movimento con la parte più politicizzata (legata alle esperienze dei gruppi quali Lotta continua, Avanguardia Operaia, ecc.) registra la sua più grande crisi.

Si verifica infatti una grossa spaccatura tra l’organizzazione del festival e la base dellɜ  partecipantɜ.

Quella di Parco Lambro è un’aggregazione sociale e politica, che vuole creare una città temporanea dentro la città. Ad affluire al festival sono ragazzɜ dei circoli del proletariato giovanile, delle radio libere, i collettivi femministi e omosessuali, alternativɜ e freaks.

Il« personale» è politico, il comunismo si vuole concreto, sfacciato e immediato, la festa deve essere di tuttɜ. La contestazione della dimensione commerciale del festival si trasforma subito in una domanda di autogestione. Il palco viene occupato. Contro il caro prezzi di cibi e bevande cominciano gli espropri e contro tutti gli schemi morali borghesi si organizza una gigantesca tarantella e si comincia a ballare nudi. Sul lungo ’68 italiano tuttavia, e anche su Parco Lambro, comincia ad affacciarsi anche « l’angelo del male »dell’eroina.

Gli Area, il leggendario gruppo psichedelico di Demetrio Stratos cominciano il loro live suonando « Caos parte II »: il pianista srotola due cavi scoperti in mezzo al pubblico collegati ad un sintetizzatore che se toccati interagiscono col suono e alzano le frequenze dello strumento.Subito dopo, il gruppo attacca con la sua versione de L’Internazionale.

Musiche da queste label incredibili: Turspios, Random Numbers, Worst Records e altre…

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Domenica 29 ore 09,30 – L’alba di tutto pt.1 66 minuti [Radio Blackout]: L’alba di tutto è un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche per contenere il potere e garantire la libertà a tutt.

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Domenica 29 ore 13,30 – La perla di Labuan – Billy the kid pt.3 38 minuti [La perla di Labuan, Radio Blackout]: Dagli archivi di blackout, estraiamo con sommo piacere questa mini serie a puntate che la trasmissione “La perla di Labuan”, condotta dal compianto Riccardo Borgogno, aveva dedicato al leggendario Billy the kid.

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Radio Blackout 105.25

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