Macerie su Macerie – PODCAST 20/01/25 – IA e Cibernetica: questioni definitorie e problematiche

L’ultimo biennio è caratterizzato dall’imposizione di un nuovo paradigma tecnologico, quello dell’Intelligenza Artificiale. L’agenda del discorso pubblico mette insieme in maniera ridondante l’utilizzo dei cosiddetti “cervelli elettronici” nella pubblica amministrazione, nei processi bellici e nella produzione industriale di ultima generazione. C’è da evidenziare come, in aggiunta, i chat bot come ChatGPT, basati su sistemi di supposto apprendimento automatico, sono entrati in maniera forse ancor più massiccia nella quotidianità di milioni di utenti che delegano la ricerca di informazioni, il confezionamento di immagini e persino la stesura di tesi di laurea a un’interfaccia digitale in apparenza non troppo dissimile da un motore di ricerca.

Presentata come la tecnologia del decennio, quella definitiva nell’automazione, il diffondersi dell’Intelligenza Artificiale impone riflessioni profonde, e non solo sul suo funzionamento materiale e sugli interessi capitalistici a cui risponde.

A Macerie su Macerie proponiamo una chiacchierata con un ricercatore del campo, partiamo con lui dal funzionamento ingegneristico, passiamo dalla storia industriale dell’Occidente e della Cibernetica, per arrivare a un’interrogazione filosofica urgente: l’umano ridotto nell’ultimo secolo a non avere più capacità deliberative, di fantasia, di lavoro autonomi, in un processo di esternalizzazione delle sue capacità delegate ai dispositivi tecnologici, è diventato nient’altro che materiale da macchina?

Ascolta qui la puntata precedente: Storia, funzionamento e addestramento dell’Intelligenza Artificiale



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