Zone di sacrificio: il ritorno della miniera nell’Europa in guerra

Happy Hour

Happy Hour. Pillole sintetiche dal mondo-guerra.
Puntate_quattro_cinque

I minerali critici sono considerati il fondamento dell’economia del XXI secolo, essenziali per le applicazioni militari – e quindi per lo scellerato piano di riarmo europeo “Rearm Europe” recentemente approvato dal Parlamento europeo – per le infrastrutture industriali e per l’elettrificazione nel contesto tanto della cd. “transizione digitale” quanto di quella “energetica”.

Da Malthus al Club di Roma, da Proudhon a Marx, alla teoria della dipendenza, sono numerosi e contrapposti gli autori che hanno sottolineato non solo che il capitalismo si basa su flussi di materia ed energia, ma anche che la sua crescita si accompagna a “prelievi” crescenti nella biosfera e oltre. L’estrattivismo inteso come sfruttamento industriale e distruttivo dell’ambiente, in tutte le sue forme, non ha quindi nulla di nuovo, nell’era moderna, se non forse la parola, della cui storia accenneremo in queste  puntate. Rigettando le riduzionistiche declinazioni economiciste del concetto, in questo senso l’estrattivismo nomina il sostrato materiale di tutto il sistema capitalista globale e il suo legame strutturale e indissolubile con la crescente vampirizzazione del mondo (non soltanto quello definito come “naturale”), oggettificato in quanto “risorsa”.

La dimensione materiale e distruttiva del capitalismo termoindustriale viene allo stesso tempo costantemente mistificata, tanto da costituirne un rimosso tale da raggiungere esiti estremi. Come nel caso di Kiruna, in Svezia, nella provincia della Lapponia, che si trova a 150 chilometri a nord del circolo polare artico. Dall’inizio di dicembre, per lunghe settimane, la città è avvolta dalla notte polare. In inverno, la temperatura media è di – 14 °C. Per molto tempo, solo i Saamis hanno popolato queste lande. A seguito della scoperta di un giacimento di ferro, nel 1890, vi si stabilì una società mineraria. La città di Kiruna si è sviluppata vicino alla miniera nel 1903 e oggi ospita più di ventimila persone. La ricchezza del suolo è considerata straordinaria. Ancora lontana dall’essere esaurita, la miniera ha già prodotto più di un miliardo di tonnellate di minerale. La vena del giacimento così prolifico, però, penetra nel terreno con un’inclinazione di 60 gradi, il che la conduce direttamente sotto la città, che viene poco a poco inghiottita dalla miniera. Questa esercita una tale presa sugli abitanti di Kiruna che quando la società mineraria statale che la gestisce ha proposto di spostare la città di 3 km, non ha incontrato alcuna resistenza. Gli abitanti sembrano aver normalizzato il fatto che la miniera, come un Moloch moderno, inghiottisce le loro case, le loro strade, i loro spazi di vita.

E’ di questo rimosso, e del suo nesso con il fondamento ed orizzonte bellico del mondo in cui viviamo, che parliamo nelle due puntate di aprile di Happy Hour, insieme ad una compagna del Collettivo Escombrera, autore del libro “Il rimosso della miniera. La nuova febbre dell’oro nell’Europa in guerra” (OGzero, 2024).

 

_prima puntata_7.04.24_
00:00 – a cosa serve l’Energia?
08:19 – addentrarsi nella “materia”: materie prime critiche, strategiche, terre rare
14:50 – riconfigurazione delle catene di approvvigionamento nella guerra mondiale “a pezzi”
22:00 – utilità della miniera: militare, nucleare, AI, medicina, agroindustria, finanza, automotive, rinnovabili…
27:30 – fronti di guerra: i progetti strategici europei e italiani del Critical Raw Material Act, l’Ucraina, la Serbia, Panama, l’Artico
57:45- la realtà estrattiva protoindustriale, la produzione della “natura a buon mercato”
1:03:30 – Estratti da “L’invenzione della tradizione del cavar marmi” nelle Alpi Apuane (Cheddite?, 2021)
1:07:27 – il caso delle Alpi occidentali, le lingere di galleria
1:16:12 – colonialismo interno ed esterno: il Regio Editto Savoia sulla proprietà del sottosuolo del 1840, applicato in Sardegna nel 1848

 

_seconda puntata_14.04.24_
00:00 – il rapporto metabolico tra Capitale e “natura” si dà in relazione all’intreccio tra Scienza e Tecnica
7:10 – il ruolo dello Stato e del capitalismo finanziario transnazionale: il caso di ISPRA e Altamin Ldt
19:40 – genealogia del concetto di “estrattivismo”, lottare contro le forze che rendono sacrificabili alcuni luoghi di vita
27:50 – intrecci: processi di accumulazione originaria in Europa come nel “Sud globale”
36:40 – Zonizzazione e militarizzazione: che mondo produce la miniera?
41:20 – Materie prime “di carta”: il ruolo della finanza
43:45 – “Ecologia di guerra”, la mitologia green dell’autonomia energetica nello scenario bellico europeo
48:12 – Chi non può essere cooptato, deve essere silenziato: il dispositivo Nimby

 

_intermezzi musicali_

Terra, Caetano Veloso

La lingera di galleria, canzone dei minatori

Les mines de charbon, Claude Nougaro

Occhi di rana, Kina

Indecifrabile, Arturo

Working in the coal mine, Lee Dorsey




Radio Blackout 105.25

One station against the nation

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