L.A. RIOTS: ICE COME MILIZIA POLITICA, SCONTRI NELLA SMART CITY

Estratto dalla puntata del 23 giugno 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia

 

Nonostante l’attacco statunitense contro l’Iran abbia scalzato le rivolte contro le deportazioni di massa dalle prime pagine dei media americani, il livello di scontro resta alto tanto nelle strade quanto a livello istituzionale.

Trump celebra “the Big Win”, in quanto una corte federale ha avallato la sua scelta di porre sotto il proprio controllo 4000 soldati della Guardia Nazionale Californiana e oltre 700 marines da schierare nelle strade di Los Angeles.

Cercheremo di osservare il ruolo di alcune figure chiave, come Kristi Noem, direttrice del DHS (Dipartimento per la Sicurezza Nazionale), artefice dell’organizzazione del dispositivo interforze e promotrice della svolta reazionaria che questo incarna militarmente e politicamente, così come le funzioni di polizia politica operate dall’ICE, un’agenzia che rastrella e deporta – non solo persone – ma anche idee dissidenti… e che ora vuole impedire i sopralluoghi parlamentari nei propri centri detentivi.

Nella puntata precedente abbiamo raccontato di Palantir e di alcuni sistemi d’arma non-letali utilizzati contro i manifestanti, ma una rivolta portata avanti in una Smart City come Los Angeles deve tenere conto anche dell’ambiente sorvegliante: motivo per cui sono stati dati alle fiamme diversi veicoli autonomi Waymo.

 

Su riot nella Smart City rimandiamo anche a una vecchia puntata in cui si parlava delle sommosse a Hong Kong e le relative contromisure messe in atto dai manifestanti:

https://radioblackout.org/podcast/bello-come-una-prigione-che-brucia-16-9-19/




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