BASTIONI DI ORIONE 17/07/2025 – LE CONSEGUENZE DISTOPICHE DELLA DIGITALIZZAZIONE: LO SCHIAVISMO NELLE SCAM CITY DI AZZARDO ON LINE E BITCOIN, LE VITTIME COLLATERALI DELLA GUERRA DI DRONI
Nel giorno in cui filtra la notizia che una pattuglia russa si arrende per la prima volta a una brigata di droni ucraini interamente postumana abbiamo trasmesso due racconti apparentemente distanti tra loro ma con una peculiarità in comune: sia nelle scam city descritte dai due mitici reporter Emanuele Giordana e Massimo Morello sulla scorta del loro libro Asia Criminale, sia nei conflitti analizzati da Carola Frediani e dagli ottimi giornalisti di “Guerre di Rete” si possono individuare le conseguenze della pervasività della rete e degli effetti della digitalizzazione su finanza più o meno criminale, strategie commerciali, controllo geopolitico di interi paesi, sfruttamento del gioco d’azzardo e delle criptovalute per allargare l’influenza su intere regioni – come spiegato con dovizia di testimonianze di primissima mano da Manulo e Max –, dove si possono preparare quelle guerre che poi vedranno droni e intelligenze artificiali di vario tipo spadroneggiare (e uccidere civili) nelle descrizioni di Carola.
Cominciamo dai Triangoli di una geometria da sempre sinonimo di criminalità in Sudest asiatico. Da lì comincia il nostro dialogo che replica e moltiplica quello che Emanuele e Massimo hanno innescato nel loro libro per trasmettere impressioni e analisi, interpretazioni e intuizioni elaborate singolarmente o nei sopralluoghi insieme nel Sudest asiatico per dare una forma un po’ più dettagliata al fenomeno delel scam city e alle sue implicanze.
Non si muove foglia che Xi non voglia tra i grattacieli delle scam city
Immergendosi nel fenomeno delle scam city, le città della truffa, si può ricavare una fotografia nitida dei differenti parametri che regolano l’economia dell’Asean, quella sommersa ma anche quella su cui si fonda l’intero sistema – basti pensare a quale peso (più della metà del pil) hanno questi eredi dei casinò precovid nel’economia cambogiana. E l’aea del Sudest asiatico è quella dove si regola il reale scontro a livello globale.
Emanuele Giordana e Massimo Morello si sono immersi in questo magma frenetico di creazione e sviluppo di realtà urbane dal nulla e suo improvviso disfacimento una volta compreso che quei compound misteriosi e talvolta trasandati a nascondere tante vite rapite e ridotte in schivitù (forse in alcuni casi una reclusione volontaria per i facili guadagni) costituiscono un affare da migliaia di miliardi, gestiti da tycoon ai vertici delle mafie, ma regolati dalla volontà cinese di sfruttarne i proventi e, al momento opportuno, azzerarli con tutta la città cresciuta intorno (che torna a essere preda della giungla naturale in sostituzione dei blockchain, delle truffe telefoniche, della pirateria informatica…). I due reporter hanno battuto di persona i confini pericolosi tra Myanmar e Thailandia, le realtà cambogiane (il paese che maggiormente detiene le concessioni cinesi a ospitare scam center), il Laos e il Vietnam, scrivendo un libro (Asia Criminale, edito da Baldini+Castoldi) che è fondato su una sorta di dialogo tra loro e con i testimoni incontrati, corredato dalla storia da loro stessi testimoniata negli articoli di prezioso giornalismo sul campo a partire dagli anni Settanta, quando frequentavano quegli stessi luoghi, riuscendo a dare così anche l’effettiva trasformazione della società e dei luoghi di questa parte di mondo rivisitata più volte nel tempo.
Il racconto che ce ne hanno fatto, a tratti divertente, apre uno squarcio nel velo di mistero attorno alle scam city e ai costanti rivolgimenti di alleanze, affari e amicizie tradite con toni che tra l’evocazione dell’atmosfera letteraria, la geometria dei vari Triangoli d’Oro (o altri preziosi) e il dettaglio fotografico che con precisione inquadrano la realtà presente consentono di interpretare eventi, sviluppi, cambiamenti e direzione di quelle società difficilmente penetrabili e che continuano a condizionare il mondo attraverso gli intrecci tra economia criminale, microfinanza e finanza globale… e sullo sfondo emerge sempre da ogni particolare l’impronta vigile della Cina.
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