41BIS: ALFREDO RITRASFERITO IN CARCERE – TORTURA E BIOETICA – REPRESSIONE A ROMA

Estratti dalla puntata del 27 febbraio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia

 

ALFREDO TRASFERITO NUOVAMENTE IN CARCERE

Nell’arco di questa mattinata apprendiamo del trasferimento di Alfredo Cospito dal reparto di 41bis dell’Ospedale San Paolo di Milano al centro clinico all’interno del carcere di Opera, un contesto dove i suoi parametri vitali – in particolar modo quelli cardiaci – non possono essere costantemente monitorati.

Ne parliamo a caldo con l’avvocato Flavio Rossi Albertini:

 

 

41BIS – TORTURA IN ITALIA – BIOETICA

In Italia si sta uccidendo un compagno – formalmente – per impedirgli di comunicare. La dimensione storica della lotta innescata con lo sciopero della fame di Alfredo contro la brutalità dell’apparato punitivo italiano, si scontra con il fatto che questo compagno prigioniero non possa neanche fissare le proprie giornate in una testimonianza; addirittura Antonio Gramsci, incarcerato come oppositore sotto il regime fascista, poteva scrivere e leggere più di quanto non sia consentito ad Alfredo.

Cerchiamo di ripercorrere le ultime vicende: delle pressioni dell’apparato politico su quello giudiziario, fino a quelle che il ministro Nordio sta operando sulla Commissione Nazionale di Bioetica per ottenere l’alimentazione forzata di Alfredo e di conseguenza il suo mantenimento in ostaggio della non-vita.

Uno sguardo sulla tortura in Italia, sul ruolo dei medici e sul potere totalizzante dell’apparato muscolare nei confronti di quello sanitario in ambito detentivo: medici carcerari conniventi e medici ospedalieri– come quelli di Sassuolo – che scelgono di denunciare gli aguzzini in divisa.

 

 

ROMA – STERILIZZARE LE STRADE

Le forze dell’ordine hanno aggredito compagne e compagni che stavano realizzando una scritta muraria contro il 41bis a Porta Maggiore, arrivando a rompere la mano di uno di loro.

Un episodio che segnala la continuità repressiva tra il trattamento che sta subendo Alfredo e l’attacco verso che cerca di rompere il silenzio nelle strade, ma che incarna una compressione più estesa dell’agibilità politica del territorio.

Ne parliamo con una compagna dell’Assemblea Romana in Solidarietà con Alfredo e con Prigioniere/i Rivoluzionarie/i:

 

 

TORINO – UNIVERSITA’ E 41BIS

La messa in discussione del carcere e del 41bis è entrata nei licei e negli atenei.

Scuole e università, dopo essere state in buona parte ridotte ad appendici dell’apparato governativo e industriale, stanno prendendo parola su un tema tra i più rimossi: l’apparato repressivo e la sua centralità nella costruzione di questo modello di società.

Ne parliamo con una studentessa dell’università di Torino:

 

 

BLUE BANNERS: INVISIBILIZZAZIONE DELLE PROTESTE IN CINA

Un video recentemente diffuso mostra la polizia cinese impegnata in una coreografia marziale funzionale all’invisibilizzazione delle contestazioni: striscioni blu da piazzare velocemente attorno a chiunque agisca una contestazione.

Quale significato incarna questa tecnica e quali analogie possiamo tessere con i processi di censura del dissenso e del conflitto in Italia e in Europa?

 

 

 

 




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