Anarres del 28 ottobre. Claudio Venza. Disertori. Gentrificazione. Il razzismo dei razzializzati…
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Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.
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Il 27 ottobre ci ha lasciati Claudio Venza, anarchico triestino attivo nelle lotte e storico della rivoluzione spagnola. Lo abbiamo ricordato con Giorgio Sacchetti
Dalle piazze alle trincee. Antimilitaristi e disertori nella Grande Guerra
Il posizionamento del fante in trincea – di fronte il nemico, alle spalle i carabinieri – raffigurava efficacemente le parti in causa e i significati del conflitto. “War made the State, and the State made war”: la prima guerra mondiale rifondava lo Stato amministrativo moderno predisponendo le strutture autoritarie per la futura “società organica” attraverso il lavoro industriale coatto, i tribunali militari, la pratica delle decimazioni…
Di contro le pratiche antimilitariste, già manifestatesi sia come opposizione popolare alla coscrizione obbligatoria, sia come militanza organizzata, si riconfermavano – nonostante le divisioni interne al movimento operaio – attraverso una diffusa diserzione. Per approfondire, insieme al nesso Guerra-Stato che si instaurava proprio in questa fase, l’evoluzione primo-novecentesca di un variegato movimento antibellicista abbiamo parlato con Giorgio Sacchetti, docente di storia culturale e sociale dell’età contemporanea all’Università di Firenze
Bdsg. Breve manuale per una gentrificazione carina è il titolo di un libretto di Giovanni Semi, che con piglio ironico ci racconta la violenza dei processi di gentrificazione urbana di cui si occupa da diversi anni.
Vi piacciono i muri deturpati da orride scritte? Quando vedete qualcuno stazionare su una panchina non vi allarmate e non chiamate la polizia? Non capite cosa sia il degrado? Allora avete un problema. Questo breve manuale vi servirà per imparare ad amare quel fenomeno che chiamano gentrificazione ma che a noi sembra soltanto buon senso. Incomincerete così a intravedere la possibilità di un albero o di un orto urbano nascosta dietro ogni senzatetto. A sognare spacci di birre artigianali al posto di quei tremendi minimarket «etnici» e progettare con la fantasia ostelli di lusso nella vostra social street. A immaginare finalmente un futuro per le città che sia di buon gusto, a nostra immagine e somiglianza e pieno di beni comuni.
Ovviamente è tutta una parodia, ma non c’è troppo da ridere; perché leggendo queste pagine caustiche scritte da Giovanni Semi vi renderete conto che la distopia illuminata che inscenano è ovunque, più reale e inquietante di qualsiasi parodia.
Semi insegna sociologia all’università di Torino
Stati Uniti. Quando il razzismo alligna tra i razzializzati.
In un articolo dell’Economist ripreso in Italia da l’Internazionale si raccontano i vizi privati di alcuni politici ispanici di Los Angeles, ovviamente tutti rigorosamente democratici, che, credendo che nessuno registrasse si sono lasciati andare a pesanti commenti razzisti nei confronti di persone afrodiscendenti.
Si potrebbe limitarsi a constatare che nessuno è mai abbastanza scuro, strano, perseguitato da non trovare qualcuno più scuro e più strano da perseguitare, ma la realtà è decisamente più complessa.
Cercheremo di imbastire un ragionamento su una questione che, sottotraccia, è sin troppo presente anche alle nostre latitudini.
Ne abbiamo parlato con Robertino Barbieri
Appuntamenti:
Venerdì 4 novembre
Giornata dei disertori
ore 17 piazza Castello angolo via Garibaldi
contro la cerimonia militarista per la “festa” della guerra
Sosteniamo chi si oppone alla guerra in Russia e in Ucraina!
Apriamo le frontiere ad obiettori e disertori!
In Russia e in Ucraina c’è chi rifiuta la guerra e il militarismo, chi getta la divisa perché non vuole uccidere e non vuole morire per spostare il confine di uno Stato.
Ogni anno il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria”, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro: 16 milioni di morti. Anche allora, in tanti, su tutti i fronti, disertarono e morirono di fronte ad un plotone di esecuzione.
In memoria dei disertori di allora, in solidarietà a chi oggi rifiuta l’arruolamento in Russia e in Ucraina una giornata di info e lotta per l’accoglienza di chi fugge l’arruolamento forzato, per il ritiro delle missioni militari all’estero.
Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!
Venerdì 11 novembre
ore 21 corso Palermo 46
L’urgenza dell’autogestione
L’attualità di Landauer per i movimenti post novecenteschi
Ne parleremo con Gianfranco Ragona dell’Università di Torino, autore, tra gli altri, di “Gustav Landauer. Anarchico, ebreo, tedesco”, curatore dell’antologia “La comunità anarchica. Scritti politici”
Contatti:
Federazione Anarchica Torinese
corso Palermo 46
Riunioni – aperte agli interessati – ogni martedì dalle 21
Contatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/
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