BASTIONI DI ORIONE 04/04/2024- LA GIUSTIZIA INTERNAZIONALE DI FRONTE AL GENOCIDIO -LE MINACCE ISRAELIANI CONTRO IL FRONTE SCITA, UNO SGUARO DAL LIBANO.

Bastioni di Orione continua ad approfondire gli aspetti della giusrisdizione internazionale sui crimini di  guerra e genocidio con Fabiana Triburgo , dando seguito alle considerazioni espresse nella puntata del 28 marzo scorso. Si affronta la distinzione fra i tribunali internazionali e la struttura di quelli costituiti ad hoc ,come quello sul Ruanda e la ex Jugoslavia , la tempistica e i vari passaggi che regolano la causa intentata dal Sudafrica contro Israele per genocidio,il ruolo del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e il potere di veto  che spesso  condiziona l’iter procedurale, la possibilità che si configuri una violazione della convenzione di Ginevra da parte dello stato sionista .

 

 

 

 

Con Lorenzo Forlani ,giornalista esperto di Medio Oriente che vive a Beirut , valutiamo gli ultimi sviluppi della crisi medio orientale dopo l’attacco israeliano all’ambasciata iraniana in Siria ,una vera e propria provocazione allo scopo di estendere il conflitto che viene interpretata a Tel Aviv come una operazione “protocollare “, inscritta nella logica delle relazioni bellicose dello stato sionista verso quella che viene definita la mezzaluna scita . La risposta di Teheran avverrà probabilmente con la mobilitazione ulteriore delle milizie alleate in Libano e nello Yemen .Si configura uno scenario bellico anche verso il sud del Libano ,paese che versa in una crisi  sistemica da anni che mette in discussione l’identità stessa del paese nonchè la presa di Hezbollah su una popolazione sempre piu’ disincantata e immersa nei problemi della sopravvivenza quotidiana a causa della profonda crisi economica.

L’avventura libanese potrebbe rivelarsi estremamente impegnativa per l’esercito israeliano in considerazione della preparazione militare di Hezbollah , uno scenario che il governo messianico sionista potrebbe essere disposto ad affrontare una volta disimpegnatosi da Gaza .

Si constata amaramente la mancanza di un’alternativa laica nella regione , stretta nel confronto armato fra fondamentalismi nonostante i sussulti di una società ormai secolarizzata le cui aspirazioni sono sempre piu’ lontane dal fanatismo religioso che opprime la regione medio orientale.

 

 

 

 




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