calcio e finanza
c'hai le storie
Il calcio va di pari passo con lo sviluppo del capitalismo, nell’epoca dei grandi gruppi finanziari e degli highlights il mondo del pallone sta subendo nuove importanti cambiamenti, sia negli assetti delle squadre che nel gioco. Da quando il football è nato 150 anni fa in Inghilterra il suo sviluppo ha seguito le vie commerciali prima dei porti e poi delle aree interne seguendo le linee ferroviarie, oggi il suo potenziale corre attraverso le vie telematiche della grande finanza. Quasi tutte le squadre di calcio europee sono di proprietà di grandi gruppi finanziari in un gioco di scatole cinesi in cui l’unico obbiettivo non è vincere, ma ingrossare i prezzi delle squadre e dei giocatori, divenuti ormai merce, o meglio, titolo di borsa. Gli introiti sono enormi: dagli sponsor, ai diritti di visione, al plusvalore dei giocatori è tutta una corsa a gonfiare i prezzi, ad aumentare il numero delle partite, a creare un eterno calciomercato. Anche il modo di giocare e di tifare vanno modificandosi con i cambiamenti del capitalismo, il prodotto calcio è un ottimo caleidoscopio per capire il mondo della finanza e i suoi rovesci nella società. Ne parliamo con Luca Pisapia autore di “fare gol non serve a niente”(add editore).
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