Carcere: racconti dalle Vallette e processo per la rivolta di Spini di Gardolo

[Estratti dalle puntate di Bello Come Una Prigione Che Brucia del 18 e del 25 novembre 2019]

Federico è stato arrestato il 20 settembre, insieme a Patrik e Amma, in un’operazione repressiva tesa a sanzionare il corteo arrabbiato del 7 febbraio, in reazione allo sgombero dell’Asilo Occupato e in solidarietà con prigioniere e prigionieri dell’Op. Scintilla. Approfittiamo del suo recente trasferimento ai domiciliari, dopo aver trascorso quasi due mesi nel carcere delle Vallette, per farci raccontare la sua prospettiva sulla quotidianità del carcere torinese: l’epidemia di crack e di violenza domestica, le testimonianze dei pusher e le estorsioni sbirresche, ma soprattutto la possibilità e il valore dell’auto-organizzazione anche in un contesto totalizzante come quello detentivo.

 

In concomitanza con il rinvio a giudizio di 81 prigionieri, accusati di aver partecipato alla rivolta nel carcere di Spini di Gardolo del 22 dicembre 2018, insieme a una compagna ripercorriamo le tensioni che attraversano il “carcere modello” di Trento.

 

Utilizzare uomini incarcerati per pulire gli edifici dell’apparato bellico diventa “un’iniziativa benefica e di altissimo spessore sociale”.
Una nuova frontiera nello sfruttamento della forza lavoro detenuta, la pulizia dei pavimenti delle caserme militari, ci offre un saggio delle competenze mimetiche dell’esercito anche in ambito lessicale.




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