diggers di ieri e di oggi, l’eco-squat di Grow Heathrow

Partendo dalla lettura de “La guerra delle foreste” (ed. Tabor) ripercorriamo i movimenti di occupazione delle terre che alla luce della guerra civile del 1641 si formarono per tutta l’Inghilterra, fino ad arrivare all’odierna Zad di Grow Heathrow alle porte di Londra.

L’idea di Cromwell di appoggiarsi a un esercito popolare, il New Model Army, diede la possibilità a decine di sette e gruppi di credere e praticare ideali utopisti e millenaristi, infatti i proclami di riscossa delle classi più povere continuavano ad essere intrisi di religione e riferimenti biblici, seppur la Chiesa permetteva ogni tipo di dissolutezze ed eccessi.
Anche il portavoce dei Diggers, Gerrard Winstanley, si sentiva investito dal Signore per rivelare al mondo la sua profezia “lavorare insieme e insieme spezzare il pane”. Questa semplice frase permise di strutturare piccole comunità libere dalla proprietà e dal commercio, che praticavano il lavoro comune e la condivisione dei raccolti, dei mezzi e dei saperi.
La prima comunità di Diggers si instaurò il 1 aprile 1649 sulla collina di San Giorgio nei pressi di Londra, per poi moltiplicarsi su tutto il territorio inglese nel corso dell’intero decennio.La storia di questa comunità e le sue regole interne sono raccolte nell’ultimo testo di Winstanley del 1952: Il piano della legge della libertà

dal 2010 è stata occupata la zona predisposta all’ampliamento dell’aereoporto di Grow Heathrow di Londra. Questa occupazione s’è presto trasformata in una ZAD: una quindicina di case auto-costruite e una vera e propria comunità che si auto-alimenta e tenta di vivere e resistere all’infuori dei dettami del regime capitalista.
Per far fronte alle frequenti visite di polizia e ufficiali giudiziali sono stati scavati diversi tunnel e costruite torrette per permettere fughe, resistenze e ritorni immediati. Ne parliamo con Giuseppe, un compagno italiano presente da anni all’eco-squat di Grow heathrow.




Radio Blackout 105.25

One station against the nation

Current track
TITLE
ARTIST